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Reddito minimo e legittima difesa. Ecco tutti i nodi del governo

La "manina" di Di Maio riapre lo scontro su altri fronti: la Lega presenta il conto su reddito di cittadinanza e dl Genova

Reddito minimo e legittima difesa. Ecco tutti i nodi del governo

Ogni azione prevede una reazione. La fisica non sbaglia e neppure la politica. Quando Luigi Di Maio ha denunciato in diretta a Porta a Porta la "manina" che avrebbe modificato il decreto fiscale si sarebbe dovuto attendere una risposta. Prima il Carroccio ha smentito la ricostruzione grillina ("il testo non cambia") e il governo ha iniziato a scricchiolare. Poi Salvini ha deciso di riportare "il sereno" e domani sarà al Cdm convocato da Conte. Ma ora la Lega passerà a presentare il conto. Magari sul reddito di cittadinanza.

Ieri Riccardo Molinari, capogruppo leghista a Montecitorio, ha lanciato il sasso nello stagno. "Se rivediamo il decreto fiscale, possiamo magari fare altrettando con il reddito di cittadinanza, no?", ha sussurrato al Messaggero. Il messaggio è stato recapitato e in poche ore ne sono arrivati altri, tutti indirizzati ai colleghi grillini. Per esempio sulla legittima difesa. Ieri la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo base presentato dal Carroccio (con una sola modifica): il M5S aveva storto il naso per le maglie larghe di una norma che va incontro a chi reagisce alle intrusioni in casa e non è escluso che in Aula non tenti di apportare modifiche sostanziali. Ecco perché, allora, la Lega potrebbe sfruttare l'uscita di Di Maio sul condono fiscale per blindare la legittima difesa. "Siamo certi che non ci saranno scherzi da parte di avversari o alleati - sottolinea il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni - vogliamo rendere la vita degli italiani più sicura". Chiaro?

In realtà sono anche altri i nodi che potrebbero tornare al pettine del governo. Accordi che erano stati trovati ma che ora potrebbero essere rimessi in discussione. Oltre al reddito di cittadinanza c'è la questione del dl Genova. "A proposito di condoni - dice Salvini - sono sicuro che i 5 stelle voteranno l'emendamento della Lega che blocca il condono generalizzato per Ischia. E sono sicuro che ci aiuteranno a evitare questo scempio". I grillini rispondono piccati che "la norma sul condono edilizio era stata sottoposta a Salvini" ed "è singolare che lo stesso stop non arrivi dai leghisti per le case colpite dal sisma nel Centro Italia". Ma Molinari, Alessandro Morelli e gli altri deputati leghisti non sembrano intenzionati a fare passi indietro. Come a dire: occhio per occhio, dente per dente.

Di Maio non giochi col fuoco.

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