Referendum Costituzionale

Referendum, denunciato il Pd: "Viola silenzio elettorale"

Un professore dell'Università di Torino denuncia il Pd e il comitato per il Sì per un video "propagandistico" ricevuto oggi

Referendum, denunciato il Pd: "Viola silenzio elettorale"

Nemmeno sono chiuse le urne che scattano già le denuncie ai carabinieri in merito al referendum costituzionale. Questa volta l'esposto alla procura è stato presentato da un professore di Torino, Ugo Mattei, docente di diritto privato presso l'Università torinese.

La denuncia riguarda la violazione da parte del comitato "Basta un sì" della legge sul silenzio elettorale. Il professore - che fa parte di un comitato per il No - ha raccolto alcune "prove" della violazione del silenzio elettorale da parte dei favorevoli alla riforma.

Secondo la legge 212/1956, infatti, nel giorno precedente l'apertura delle urne e in quello delle operazioni di voto, è sospesa la campagna elettorale da parte dei partiti politici o comunque delle parti interessate. "Basta un Sì" avrebbe insomma violato tale legge.

Nella sua denuncia pubblicata con una foto su Facebook, il professor Mattei ha informato "l’Autorità Giudiziaria di aver ricevuto alle 10 del mattino un messaggio di propaganda con in allegato un filmato dal titolo 'Ogni voto è importante, io voto Sì'". Una battaglia sul referendum senza esclusione di colpi.

Il problema delle campagne elettorali sui social network nel giorno delle elezioni è stato sollevato più volte anche in passato. Quando è stata approvata la legge sul silenzio elettorale nel 1956, infatti, non era ancora stato inventato Facebook. Quindi la norma non prevede questo tipo di viatico comunicativo.

Un "vulnus" che ancora il Parlamento non è stato in grado di correggere.

Denuncia contro il Pd

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