Elezioni Regionali 2020

Regionali, così le liste dei governatori fanno meglio dei partiti

Prosegue lo spoglio delle schede elettorali delle Regionali: exploit della lista Zaia in Veneto e della lista Toto in Liguria

Regionali, così le liste dei governatori fanno meglio dei partiti

È la giornata dei numeri e dei risultati. Alle 15 i seggi elettorali si sono chiusi in tutt’Italia – lato referendum confermativo sul taglio dei parlamentari – e nelle sei regioni chiamate a rinnovare il consiglio regionale e indicare il nuovo governatore. Dopo mesi di campagna elettorale e dopo ore di attesa, il verdetto è arrivato: oltre al "Sì" (con il 70% circa dei voti) alla legge Tagliapoltrone, il centrodestra conquista tre regioni – Veneto, Liguria e Marche – e il centrosinistra altrettante: Toscana, Campania a Puglia. E nei risultati e nei numeri delle Regionali che abbiamo per le mani, c’è un dato che salta all’occhio: l’exploit delle liste dei candidati presidenti.

In Veneto Luca Zaia si conferma nuovamente governatore con percentuali altissime, circa il 75% dei voti. Ma non è tutto: la lista elettorale Zaia Presidente, infatti, vola oltre il 45% delle indicazioni, ottenendo quasi il 47% dei favori. La "lista personale" del Doge, peraltro, fa meglio della Lega, che arriva al 15%.

In queste Regionali è andato molto bene anche Giovanni Toti, sostenuto dalla coalizione del centrodestra in Liguria. Il presidente uscente viene riconfermato con il 55% circa dei voti, rispetto al 40,5% del candidato giallorosso Ferruccio Sansa. Ecco, Toti emula Zaia, anche se con percentuali sensibilmente minori rispetto al numero uno veneto. La lista Cambiamo con Toti presidente, infatti, porta a casa quasi il 24% dei voti; la Lega sfiora il 16%, Fratelli d’Italia si attesta al 10% e Forza Italia a 5%.

Ma non sono solamente i due governatori di centrodestra a raggiungere un simile risultato in queste Regionali. In Campania, infatti, dove Vincenzo De Luca si è riconfermato battendo Stefano Caldoro, il presidente vola con la lista De Luca presidente. In questo caso, però, la formazione a sostegno di De Luca prende (poco) meno del Partito Democratico: 15% contro il 18% dei dem. Si tratta comunque di un risultato assai significativo per l’ex sindaco di Salerno.

In Puglia Michele Emiliano ha vinto, riuscendo a sconfiggere Raffale Fitto. In questo caso – peraltro come in terra campana – il Partito Democratico è il primo partito nello schieramento a sostegno del candidato, ma due liste pro Emiliano portano alla coalizione quasi il 14% dei voti.

Popolari con Emiliano e Con Emiliano, infatti, hanno preso entrambe il 7% dei voti.

Commenti