Coronavirus

Regioni deluse: restano i colori. Prime riaperture solo dopo Pasqua

Pressing dei governatori per cambiare il sistema a fasce. Atteso oggi il nuovo dpcm. Protocollo di Franceschini per cinema e teatri. Stretta sulle seconde case. Ipotesi Comunali in autunno

Regioni deluse: restano i colori. Prime riaperture solo dopo Pasqua

La linea resta quella della prudenza ma tutto si deciderà in base all'andamento della curva epidemiologica, con la possibilità dunque di anticipare eventualmente alcune riaperture. Ma la posizione del governo resta quella spiegata dal ministro Speranza in aula. «Non ci sono le condizioni per allentare le misure». Cambia il metodo, invece. Il «metodo Draghi» sarà quello di presentare in anticipo il provvedimento per consentire la discussione. La bozza del nuovo dpcm è attesa oggi. Le restrizioni copriranno tutto il periodo che va dal 6 marzo fino a Pasqua e pasquetta per evitare che la concomitanza con le vacanze favorisca la circolazione del virus. «Per l'esecutivo Draghi - ha detto il ministro Mariastella Gelmini - è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita».

Alle richieste delle regioni di rivedere i parametri che fanno scattare chiusure e fasce colorate il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini ha però ricordato che «per cambiare completamente un metodo, il sistema delle fasce, ne serve uno diverso. E al momento mi pare che questo non ci sia, perché nessuno ha indicato un metodo alternativo. Quindi l'esecutivo, che è nato da poco più di una settimana, interverrà certamente per modificare ciò che non ha funzionato, raccogliendo le proposte che avete fatto».

Veneto, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Campania, hanno chiesto di valutare l'impatto che ha la scuola in presenza nell'attuale situazione epidemiologica, con i timori per una terza ondata.

REGIONI Resta fino al 27 marzo il divieto di spostamento tra le regioni, anche se sono in fascia gialla. Nell'ambito delle fasce a colori possono scattare zone rosse o arancioni rafforzate. Parallelamente è stata istituita una cabina di regia politica a Palazzo Chigi, per accelerare sui ristori.

SECONDE CASE Cambiano le regole sulle seconde case. La possibilità di andare nell'abitazione in cui non si è residenti varia in base alla fascia di colore del luogo dove si vive. In zona rossa sono vietati gli spostamenti, si può uscire dalla propria abitazione solo per «comprovate esigenze» e muniti di autocertificazione. Quindi è vietato anche andare nelle seconde case. Vietato pure per chi vive nelle regioni di colore arancione scuro, dove non si può uscire dal Comune di residenza se non per «comprovate esigenze». Chi vive in fascia arancione e in fascia gialla può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione, anche in fascia arancione. Non si può andare in una seconda casa che si trova in fascia arancione scuro o in zona rossa.

RESTRIZIONI Le regole sono più rigorose nelle zone rosse rispetto all'ultimo dpcm: non è possibile andare a trovare parenti o amici una volta al giorno. Si può in zona gialla all'interno della regione. In zona arancione, solo all'interno del comune, tra le 5 e le 22, e in due persone massimo, oltre ai figli minori di 14 anni.

CINEMA E TEATRI Restano le divisioni nel governo. Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha presentato al Cts i protocolli rafforzati per riaprire cinema e teatri.

PALESTRE Il Cts ha già raccomandato la necessità di tenere chiuse palestre e piscine. Al vaglio la possibilità di dare il via libera alle lezioni individuali, ma sempre in base all'andamento dei contagi.

AMMINISTRATIVE L'ipotesi che circola in caso di peggioramento dello scenario epidemiologico è un rinvio a ottobre delle amministrative di primavera a Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova.

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