Il regno sommerso di Airbnb: 110mila irregolari

La denuncia di Federalberghi: «Cresciuti del 25%, troppi i non censiti che non pagano le tasse»

Il regno sommerso di Airbnb: 110mila irregolari

Roma É guerra tra Federalberghi e Confedilizia. La prima denuncia il fenomeno del sommerso nel turismo che «ha superato il livello di guardia», secondo il presidente Bernabò Bocca, con conseguenze gravi «per i consumatori, per la collettività e per il mercato».

Nell'indagine realizzata con Incipit Consulting si rileva che ad aprile 2017, erano disponibili su Airbnb «214.483 alloggi italiani, con una crescita esponenziale che non accenna a fermarsi: 42.804 alloggi in più nel corso del 2016, pari ad un incremento del 25,6 per cento». Le strutture di natura analoga, ovvero appartamenti in affitto e bed and breakfast, censite dall'Istat sono 103.459. Per Federalberghi dunque si può certificare ufficialmente «l'esistenza di almeno 110.000 alloggi che sfuggono ad ogni controllo, con l'avvertenza che le strutture mancanti all'appello sono probabilmente il doppio». Le città più coinvolte sono Roma con 25.743 alloggi, Milano con 14.523, Firenze con 6.992 e Venezia con 5.973. Federalberghi denuncia anche «quattro bugie» rispetto alla gestione di queste strutture. Non è vero che si tratta di attività occasionali perché nel 76,3 per cento dei casi gli alloggi sono disponibili per oltre sei mesi l'anno. Non è vero neppure che si tratti di piccoli redditi o che si condivida l'esperienza con il titolare, perché nel 70,6 per cento degli appartamenti non abita nessuno. Infine non è vero che queste nuove formule si sviluppano dove c'è carenza di offerta visto che fioriscono nelle grandi città e nelle località turistiche. Bocca sottolinea che «il fenomeno danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza e che entrambe le categorie sono esasperate dal dilagare della concorrenza sleale».

Accuse però fermamente respinte da Confedilizia.

«I numeri sul presunto sommerso nel turismo diffusi da Federalberghi potrebbero tranquillamente essere archiviati nella categoria folklore se non rischiassero di trarre in inganno la politica -attacca il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa- siamo quindi costretti a spiegare a governo e Parlamento che quello che Federalberghi definisce sommerso, mischiando attività completamente diverse come il bed and breakfast e i semplici affitti brevi, corrisponde nella stragrande maggioranza dei casi all'esercizio del diritto di proprietà con la locazione».

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