"Non sto litigando perchè faccio le bizze con Juncker e i commissari europei, ma perchè stiamo chiedendo che dopo anni che l’Italia andava in Europa a dire solo sì grazie, l’Italia non è che dice di no, ma fa domande e si fa sentire". Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a porta. "Non faccio le bizzette o le polemicucce perchè sono un attaccabrighe, ma dico che per anni abbiamo sempre detto di sì, ma ora voglio dire sì a cose che funzionino per noi e per gli altri", ha aggiunto. Poi sulla crisi delle banche e dei mercati parla di Mps: "Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell’affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand. Forse in questo processo che durerà qualche mese deve trovare dei partner perchè deva stare insieme ad altri".
E ancora: "Quello sul bail-in era un accordo già chiuso. Non è che arrivi e mandi all’aria tutto". Poi torna ancora sull'Europa e afferma: "L’Europa è in crisi di identità, non ne azzecca più una: dobbiamo aiutare l’Europa e il grande sogno dell’Europa. A noi piace tanto compatirci, dirci che va tutto male e le cose non funzionano ma l’Italia ha la più grande ricchezza privata insieme alla Germania. Ma vi sembra normale - ha domandato - che si sia bloccato il gasdotto Southstream al Sud e si è detto di farlo al Nord? A sud bloccato perchè secondo i tedeschi non andava bene e dopo un anno proprio i tedeschi hanno fatto una proposta dal Nord". Infine sulla nuova nomina dell'ambasciatore a Bruxelles afferma: "Gli ambasciatori sono bravissimi, per carità.
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