Matteo Renzi non ha più una maggioranza parlamentare degna di questo nome. Anche ieri ha dovuto porre il voto di fiducia - ormai è la norma, siamo al ventinovesimo da quando si è insediato - per avere i voti necessari ad approvare la legge Sblocca Italia. Quanto può andare avanti il premier in questa situazione, apparentemente forte nel Paese ma debolissimo in Parlamento, soprattutto al Senato? Per quanto ancora l'Europa, al di là delle schermaglie verbali - che comunque denotano nervosismo e rapporti tesi - sarà disposta a fingere che le promesse del premier siano fatti e non parole? In entrambi i casi, non credo per molto.
Ecco allora che il premier ha una maledetta fretta di svincolarsi dal vicolo cieco nel quale si è infilato. E per farlo ha scelto l'arma della legge elettorale (attualmente, come noto, non ne abbiamo una) da puntare contro il suo partito e i suoi alleati. Per poter dire: o fate quello che dico io oppure si va a votare e posti in lista per voi non ce ne saranno. Quella che ieri Renzi ha proposto nell'incontro con Berlusconi è cosa diversa da quella uscita dal patto del Nazareno. Ed è ovviamente pro domo sua : premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, sbarramento al 5 per cento per i piccoli partiti (una condanna a morte per Alfano, Vendola e cespugli vari). Berlusconi, che tra l'altro è sempre più scettico e deluso dall'azione di governo e sempre più convinto di stare all'opposizione, ha preso tempo. Per la prima volta, l'incontro tra i due sulle riforme istituzionali non è filato liscio e le agenzie scrivono che il patto del Nazareno scricchiola.
Probabile sia vero. Diciamo che siamo alla mano finale della partita a poker iniziata al Nazareno: Renzi deve decidere se fare le riforme con i moderati o mettersi nelle mani - come voleva fare Bersani - dei grillini, con i quali avrebbe già in tasca l'accordo per approvare in pochi giorni la legge elettorale detta Mattarellum, quella per intenderci che aveva reso ingovernabile la Prima Repubblica.
Se sceglie la prima strada non può pensare di farlo sulla pelle di Forza Italia, se imbocca la seconda getta per sempre la maschera del riformatore. Alleato a Grillo può anche vincere una battaglia, ma la guerra per salvare il Paese l'ha persa in partenza. Ha fretta Renzi, ma a volte troppa fretta può essere cattiva consigliera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.