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Renzi augura lunga vita al governo: ma in realtà ha paura del voto

Dopo settimane di attacchi al governo Conte il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, assicura il suo sostegno all'esecutivo fino a fine legislatura. Ma fonti vicine al suo partito assicurano: "Andare a votare ora per lui sarebbe un suicidio"

Renzi augura lunga vita al governo: ma in realtà ha paura del voto

Il sostegno incondizionato di Matteo Renzi al governo, suggellato da una recente intervista al Messaggero, in realtà sarebbe dettato da un timore: quello di confrontarsi con le urne. Italia Viva non decolla, il partito resta basso nei sondaggi e in Transatlantico serpeggiano i malumori.

Così, se prima l’ex premier non perdeva occasione per attaccare gli alleati di governo come se sedesse sui banchi dell’opposizione, ora si riscopre improvvisamente un sostenitore indefesso dell’esecutivo. In realtà, secondo un retroscena di Dagospia, Renzi, ironia della sorte, si ritroverebbe nelle stesse condizioni di Luigi Di Maio. Anche lui, assicurano fonti vicine ad Italia Viva, non riuscirebbe più a controllare i suoi parlamentari.

Nei nuovi gruppi renziani, secondo le indiscrezioni, sarebbero ormai molti i delusi dalla creatura politica dell’ex premier, che non sembra convincere gli italiani. Sempre più deputati e senatori ormai non vedrebbero "sbocchi" per il nuovo partito e in tanti, scrive Dagospia, avrebbero cominciato "persino ad accarezzare l'idea di andarsene e di tornare alla casa madre".

A modificare la geografia parlamentare, quindi, potrebbero non esserci soltanto i transfughi grillini, ma anche i delusi di Italia Viva che sarebbero pronti a passare al Pd. Insomma, le elezioni anticipate per il politico toscano sarebbero un "suicidio" politico. E così la crisi dei Cinque Stelle ora non riguarda più il governo ma diventa un problema circoscritto al partito di Beppe Grillo.

L'obiettivo è "arrivare a scadenza naturale della legislatura". "E se i grillini ci arriveranno meno forti – chiosa - è un problema tutto loro". "La maggioranza – ha assicurato quindi Renzi al Messaggero - regge tranquillamente". E non potrebbe essere diversamente alla luce di queste indiscrezioni. "Non credo che sarà un anno facilissimo per i grillini, tutt'altro – ha continuato l’ex premier nella stessa intervista - però i segnali di chi sta lasciando il movimento vanno tutti nella direzione della prosecuzione della legislatura". Continuo a pensare – ribadisce - che sia più saggio per tutti arrivare a scadenza naturale".

Anche l’ultimo faccia a faccia tra Di Maio e il leader Dem, Nicola Zingaretti, lo definisce positivo. Ma non risparmia una bordata al capo politico del Movimento 5 Stelle: "Spero che in queste ore trovi il tempo di seguire soprattutto i dossier di politica estera". "Se fossi il ministro degli Esteri – aggiunge - mi preoccuperei delle vere guerriglie, non di quelle farlocche interne al M5s, e anche se non sono farlocche, comunque sono insignificanti davanti ai problemi del Mediterraneo e del ruolo strategico dell'Italia in questa zona".

La crisi di Italia Viva lascia spazio anche ad un riavvicinamento con il segretario del Pd dopo la scia di polemiche lasciata dalla scissione.

"Mi sembra un fatto positivo – commenta Renzi - lavoriamo tutti insieme con le nostre diverse sensibilità".

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