"In questo ultimo anno abbiamo fatto una cosa che il Pd e la sinistra non facevano spesso, abbiamo vinto. Ora ci manca la cosa più difficile, convincere. Noi per primi". Matteo Renzi parla alla Leopolda dei Giovani democratici. "Non c'è spazio per andare a invenzioni e novità. C'è bisogno di cambiare l'Italia e o lo facciamo noi o non lo fa nessun altro", dice il premier. Che poi assicura: "Molti di voi l’otto dicembre dello scorso anno non erano con me. Questo è il primo dei quattro anni pieni che faremo insieme".
In merito alle polemiche con l'Unione Europea, il capo del governo ha precisato: "Noi stiamo facendo una battaglia sull’Europa che non è sullo zero virgola ma è di impostazione ideologica e filosofica. Rispettiamo gli accordi, ma l’Europa non è solo insieme di vincoli e spread o un accordo notarile, prima di essere contratto è una comunità".
C'è spazio anche per una bacchettata a Beppe Grillo: "Torna a fare i suoi tour grazie al vostro, al nostro lavoro. E questo è un bene per lo spettacolo. Ora dicono che nei M5S uno non vale più uno. Ma io non penso che uno vale uno: ciascuno conta come gli altri, ma se ciascuno di voi si mette in gioco vale molto di più. Quando il 25 maggio ci siamo svegliati con quel 41 per cento, è accaduta una cosa molto importante: si è messa la parola fine al populismo di Grillo e il mondo dello spettacolo vi deve molto, dato che dal 13 marzo Grillo tornerà a fare teatro". Il comico genovese non si lascia insultare senza cogliere l'occasione per replicare.
"Solo chi non ha mai fatto nulla in vita sua può permettersi di sbeffeggiare chi lavora - scrive Grillo sul blog - ho iniziato a lavorare 40 anni fa e da allora ho sempre vissuto del mio lavoro. Se il mio lavoro è buono guadagno, altrimenti no. Come me la maggior parte degli italiani, quelli che ancora hanno un’occupazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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