Colpo di scena, Matteo Renzi non sarebbe in realtà interessato a far cadere il governo ed il presidente del Consiglio Giuseppe Conte può dunque dormire sonni tranquilli: la sua maggioranza traballante non è a rischio. Certo, le rassicurazioni del leader di Italia Viva vanno prese con le pinze, come ricorda certamente molto bene il caso Enrico Letta.
Insomma, nei giorni scorsi erano in molti a pensare ad una crisi innescata dall'ex sindaco di Firenze (la sua intervista concessa ad El País aveva avuto l'effetto di una vera e propria bomba, tanto che il premier si è visto costretto a richiedere una verifica della maggioranza), eppure per l'avvocato del popolo non ci sarebbero pericoli.
Intervenuto in diretta al Tg5, Renzi ha negato categoricamente di voler far saltare l'esecutivo. "Non ci penso neppure a fare cadere il governo, davanti ai morti di oggi non si può far finta di niente. Mettiamo più soldi sulla sanità, smettiamo con le polemiche, diamoci una mossa, che la palla torni al presidente del Consiglio. Noi l'abbiamo detto chiaro in Parlamento", ha puntualizzato il leader di Italia Viva, come riportato da AdnKronos. Renzi ha comunque dichiarato anche di stare aspettando le prossime mosse del premier: "Ora la palla sta a Conte".
La prima questione di cui occuparsi è la salute dei cittadini, ha ribadito l'ex presidente del Consiglio. Ci sono infatti 36 miliardi che possono essere impiegati per potenziare il sistema sanitario. "Inutile dire che i medici sono eroi e poi non dargli i soldi. Questi 36 miliardi sono bloccati con un no ideologico dei 5 stelle e di Conte: a me sembra una follia. Prendiamo i soldi, mettiamoli sulla sanità", ha affermato il segretario di Iv. Il governo, dunque, deve comportarsi in maniera responsabile, altrimenti la possibiltà di far cadere tutto potrebbe farsi più concreta. Renzi ha precisato che il suo partito non intende farsi comprare con delle poltrone:"Anzi siamo disponibili a lasciare quella che abbiamo. Noi non siamo alla ricerca di uno sgabello. Un'assurdità pensare di risolvere un problema politico con uno scambio di poltrone".
Nessun rimpasto, quindi. "Se ci fosse una crisi prima di nuove elezioni come chiede il Pd, c'è la Costituzione che prevede che si vada in Parlamento a vedere se ci sono i numeri per un'altra maggioranza", ha spiegato Renzi, che pare proprio temere l'ipotesi di tornare alle urne, viste le percentuali decisamente poco incoraggianti registrate nei sondaggi.
"Io però continuo a sperare che non si parli di crisi ma di come spendere bene i soldi europei anzichè affidarli a 300 consulenti spuntati dal nulla, magari amici degli amici", ha infatti confessato. Nei prossimi giorni sapremo quale sarà la prossima mossa dell'ex sindaco di Firenze. È rimandato a giovedì venturo, ore 9, l'incontro fra il premier Conte e la delegazione di Italia Viva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.