"Non ci sarà nessuna manovra aggiuntiva". Il premier Matteo Renzi tira il freno a mano. Dopo le indiscrezioni e le pressioni da parte dell'Europa per una manovra correttiva da parte dell'Italia, il premier ha smentito questa ipotesi. Commentando l'attesa per una lettera in cui oggi la Commissione potrebbe ricordare lo "scostamento significativo" dagli obiettivi di medio termine di pareggio strutturale, Renzi ha ricordato che "da quando ci siamo noi ci sono state solo manovre per diminuire le tasse, non per aumentarle".
Citando il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il premier ha sottolineato che "ogni volta che c'e' una lettera della Commissione sembra che ci sia chissa' quale dramma esistenziale", ma "andiamo avanti con determinazione", ha aggiunto. E, ha concluso, "quando l'opinione pubblica capira' che le richieste che vengono fatte puntualmente a tutti i paesi non sono dichiarazioni di guerra, sara' un fatto positivo". Il deficit strutturale si deteriora di 0,7% nel 2016, mentre dovrebbe migliorare di 0,1%, spiega l'Eurogruppo. "Il rischio di deviazione significativa rimane anche se venisse accordato il massimo potenziale di flessibilità". "Mentre riconosciamo che il rapporto debito/pil si è stabilizzato nel 2015 e comincia a scendere nel 2016, l'alto debito resta motivo di preoccupazione. In base alle previsioni d'inverno l'Italia non rispetterà la regola del debito nel 2015 e 2016".
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