Renzi smonta il Pd: "Inizio a preoccuparmi delle influenze sovietiche"

Il leader di Italia Viva va all'attacco: "Eravamo preoccupati delle influenze russe sui partiti di destra, inizio a preoccuparmi delle influenze sovietiche sul nuovo Pd"

Renzi smonta il Pd: "Inizio a preoccuparmi delle influenze sovietiche"

Settimane e settimane a preoccuparsi delle influenze russe e dei fantasmi di Mosca, ma la sinistra farebbe bene a guardare in casa propria. Nello specifico il Partito democratico, che fino allo scorso mese stava preparando il matrimonio con il Movimento 5 Stelle. A smontare il Pd ci ha pensato Matteo Renzi che, piuttosto che concentrarsi sulle teorie mirabolanti ai danni del centrodestra, ha messo in evidenza quanto sta accadendo all'interno del Pd tra contraddizioni e snaturamenti.

Renzi attacca il Pd

Il leader di Italia Viva ha pungolato i dem nella sua eNews di lunedì 29 agosto. L'ex presidente del Consiglio è andato dritto al punto e ha bacchettato il Pd guidato da Enrico Letta: "Eravamo preoccupati delle influenze russe sui partiti di destra, inizio a preoccuparmi delle influenze sovietiche sul nuovo Pd". Proprio nelle scorse ore è tornato in auge il sospetto di interferenze russe lanciato dal ministro Luigi Di Maio, ossessionato - insieme ai suoi compagni - da un'eventuale vittoria del centrodestra.

Renzi ha messo nel mirino in particolar modo le ultime proposte politiche arrivate dai compagni di viaggio del Partito democratico. Di recente ha diviso i social l'appello di Sinistra italiana e Verdi, che hanno chiesto di abolire l'utilizzo dei jet privati prendendosela con le celebrità che usano mega yacht anche per spostamenti brevi. A sinistra ne fanno una questione di morale e di inquinamento.

"Intanto, i compagni che si sono alleati con Letta hanno chiesto, nelle ultime ore, l'abolizione della proprietà privata iniziando dai Jet e l’abolizione dei profitti 'eccessivi'", ha attaccato Renzi. A tutto ciò si aggiunge la ricetta di Maurizio Landini: far pagare la crisi alle aziende. Il leader della Cgil ritiene che si debbano ridistribuire tutti gli extraprofitti, non solo quelli delle aziende energetiche ma anche quelli di banche e farmaceutici. "Chi fa extraprofitti ha una responsabilità sociale", sostiene Landini.

Sinistra in panico

La sinistra è in tilt: dai sondaggi emerge che l'ammucchiata rossa verrebbe ampiamente sconfitta dal centrodestra, che invece partirebbe da un vantaggio larghissimo. Da qui i tentativi disperati per cercare di spaventare gli italiani, dipingendo come un mostro la coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. E via così con lo spauracchio del ritorno del fascismo e di una deriva anti-democratica in caso di vittoria del centrodestra.

Per ultimo la sinistra ha sfoderato le influenze russe, come se da Mosca decidessero il risultato delle imminenti elezioni. In realtà a votare saranno gli italiani, che sceglieranno da chi farsi guidare per i prossimi cinque anni.

Quello del fronte rosso è solo un atto per mettere le mani avanti, per cercare un'attenuante qualora il risultato elettorale dovesse essere negativo. In tal senso Renzi ha ricordato a Letta che forse i fantasmi sono proprio in casa Pd.

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