Renzi tifa Roma 2024. I grillini: scordatelo

Il premier a Rio senza un rappresentante del Campidoglio: "Pronti a dialogare"

Renzi tifa Roma 2024. I grillini: scordatelo

Roma - Uno è a Rio a fare lobby per Parigi, l'altro per Roma. L'altra sera, alla cena ufficiale del Cio, François Hollande e Matteo Renzi hanno brindato con un calice di bianco, nascondendo dietro ai sorrisi la rivalità per le Olimpiadi del 2024.

La differenza, però, è che il presidente francese era accompagnato dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, appassionata sostenitrice della candidatura della Ville Lumière. Accanto al premier italiano, invece, non c'era nessun rappresentante del Campidoglio perché per la neo-sindaca Virginia Raggi parlare di Olimpiadi a Roma è niente meno che «criminale». E la prima cittadina della Capitale, nei giorni scorsi, ha addirittura fatto sapere di aver revocato ad un rappresentante del Comune l'autorizzazione a recarsi a Rio de Janeiro come membro della delegazione dell'Observer program del Cio ai giochi brasiliani, in vista della candidatura di Roma. Motivazione? «Stop ai viaggi pagati da Roma Capitale per le Olimpiadi». Peccato che, come le è stato fatto notare, a pagare il viaggio non era il Comune ma il Comitato Roma 2024, e che la presenza al programma Observer del Cio sia obbligatoria per le città candidate. «Figuraccia internazionale», l'hanno bollata dal Pd. Ma anche per Luigi Di Maio «le Olimpiadi non sono una priorità».

Fatto sta che, a dispetto dei veti della sindaca, il capo del governo sembra intenzionato a tirare dritto sulla candidatura, e in Brasile ieri è andato ad incontrare i vertici del Cio in compagnia di Giovanni Malagò (Coni) e Luca di Montezemolo (Roma2024). «Oggi Roma è nella posizione ideale per la corsa ai Giochi del 2024 - annuncia Renzi dal Brasile - Il dossier è migliore rispetto a quelli di Parigi, Los Angeles e Budapest, ma noi non ci fermiamo al dossier. Questa è una grande opportunità non solo per la città, ma anche per il Paese». E ribadisce, alla faccia di Virginia: «Io e il mio governo siamo totalmente convinti del progetto perché lo sport come la cultura ha un'importanza centrale». E la contrarietà della Raggi? «È appena stata eletta, la sua posizione sui Giochi è importante e noi la rispettiamo. Siamo pronti a dialogare, lavorare insieme al di là delle differenze», glissa il premier. Che giura che i rapporti diplomatici tra Palazzo Chigi e Campidoglio siano splendidi: «Tra noi e l'amministrazione di Roma c'è un'ottima relazione, abbiamo progetti concreti per lo sport, non solo i Giochi Olimpici. È una nuova pagina per la politica italiana, una grande cooperazione». Anche Malagò assicura che con il Campidoglio c'è reciproco «rispetto», e racconta di aver incontrato il vicesindaco Frongia prima di partire: «Abbiamo pattuito che durante i Giochi Olimpici non si parla nel dettaglio di Roma2024. Al ritorno ho concordato già un appuntamento con l'amministrazione per entrare nel dettaglio, capire cosa si potrà fare, valutare tutte le idee e gli elementi».

La sindaca Raggi, alle prese con il gran pasticcio dell'Ama e le figuracce dell'assessore Paola Muraro, per il momento non reagisce all'iniziativa del governo,

che scavalca il suo «niet» ai Giochi. E Renzi insiste: «Mai come ora i valori dello sport sono fondamentali da difendere: le Olimpiadi rappresentano un messaggio contro la paura, la violenza, il fanatismo, l'estremismo».

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