Il partito implode e Matteo Renzi che fa? Vola in California a farsi l'erasmus nella Silicon Valley. "Mentre la politica italiana post-referendaria litiga su tutto o quasi, il mondo fuori continua a correre - scrive sul suo blog - ho deciso di staccare qualche ora e di dedicarmi ad alcuni incontri di qualità. Il futuro, prima o poi, torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri". E così si riempie di parole come green economy, rivoluzione tecnologica, fonti alternative e digitalizzazione. Un viaggio che, assicurano i fedelissimi, è stato preparato tempo fa. Ma che cade (a fagiolo) proprio quando i dem sono alle prese con la prima scissione dal giorno della fondazione del Pd.
A Renzi il "grido di guerra" di Michele Emiliano viene riferito dai fedelissimi quando atterra negli Stati Uniti. L'ex premier sta trascorrendo alcuni giorni in California per "imparare da chi è più bravo" come creare occupazione, lavoro, crescita nel mondo che cambia. Prima di partire mette nero su bianco nella sua e-news il suo stato d'animo. "Se qualcuno vuole lasciare la nostra comunità, questa scelta ci addolora - scrive - ma è bene essere chiari: non possiamo bloccare ancora la discussione del partito e soprattutto del Paese. È tempo di rimettersi in cammino". Alla minoranza lascia il diritto di sconfiggerlo, non quello di eliminarlo. Il congresso servirà a questo. Regole e tempi saranno quelli previsti dallo statuto, decisi dalla commissione di garanzia varata dalla direzione. Nel frattempo Renzi visita la Tesla, l'innovativa azienda di auto elettriche che ha il quartier generale a Palo Alto. "Ho incontrato il vulcanico fondatore, Elon Musk, una personalità che mi aveva sempre incuriosito molto e che non avevo mai conosciuto prima di oggi - racconta sul blog - difficile sintetizzare in breve i contenuti della chiacchierata".
Nel resoconto della prima giornata negli States, Renzi parla di questione ambientale, sostenibilità e green economy. Sembra quasi una barzelletta se si pensa alla situazione (drammatica) in cui versa il suo partito e, soprattutto, al rischio (concretissimo) di una nuova stangata sulle accise. Lui, invece, discetta sul pessimismo cosmico. E pontifica: "Quelli bravi ti suggeriscono di non essere ottimista e di assumere un tono corrucciato quando si parla di innovazione". E ancora: "Non credo ai profeti della società senza lavoro: credo nell'uomo, nella sua intelligenza, nei suoi valori. E credo che non si possa vivere nella paura di tutto, sempre".
Quindi se ne va a letto (perché "il fuso orario si fa sentire") sognando "le energie alternative per la mobilità e per la casa", "la vita su Marte, il super treno chiamato HyperLoop", "il design, l'Europa e la sostenibilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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