RomaIl voto finale del Senato sulla responsabilità civile dei magistrati è rinviato ad oggi, poi la parola passa alla Camera. Il Guardasigilli Andrea Orlando avverte: «Serve una legge entro fine dicembre, pena sanzioni dell'Europa. Altrimenti, procederemo con decreto».
Ieri il governo ha supera 3 voti segreti in aula (ne erano stati chiesti 10) anche per un nuovo «afflato» tra Pd e M5S. Insieme, democratici e grillini fanno muro anche all'emendamento dell'azzurro Giacomo Caliendo, sull'obbligo di motivazione nelle sentenze dei giudici se si discostano dalle linee delle Sezioni Unite della Cassazione. In questo modo, si lascia alle toghe ampia discrezionalità nell'interpretazione della legge, anche se salta il filtro d'ammissibilità per i ricorsi. L'Anm, che in mattinata agita la minaccia dello sciopero richiesto da molti all'ultima assemblea generale, è almeno parzialmente soddisfatta.
Quanto alle resistenze di Ncd, dopo il vertice di maggioranza di due giorni fa, vengono superate con il parere favorevole del governo ad uno dei tre emendamenti proposti, quello che richiama la responsabilità contabile del magistrato per danno erariale oltre alla responsabilità civile.
«È un cambio di passo», dice il viceministro alfaniano della Giustizia Enrico Costa. È un via libera e in serata i capigruppo vengono chiamati a rapporto dal presidente del Senato Pietro Grasso per preparano la strada della volata finale. Il tempo stringe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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