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Riforma del catasto, la sinistra tenta il colpo di coda

A governo scaduto Pd e Terzopolo tentanto il colpo di coda finale anche se sanno che sarebbe il prossimo governo a dover scrivere i decreti attuativi

Riforma del catasto, la sinistra tenta il colpo di coda

La delega fiscale era stata stoppata dal Parlamento, preso atto della mancanza di accordo nella maggioranza e di un Governo ormai scaduto.
L’ultimo incontro c’è stato martedì scorso in commissione Finanze, dove la delega doveva essere chiusa per l’ultimo passaggio al Senato. Ma in quell’occasione i partiti non hanno trovato l’accordo per approvarla senza modifiche.

Ma il centrosinistra ieri sera ha tentato il colpo di coda lasciando trapelare che il Governo con una forzatura vuole provare a riportare in aula il testo, anche se difficilmente troverebbe in Senato i numeri per essere approvato. Pd e Terzo polo vogliono portare la bandierina a casa, anche se sanno che sarebbe il prossimo governo a dover scrivere i decreti attuativi. E quindi potrebbe essere inserita nella discussione per il via libera al decreto Aiuti bis martedì 20.

Per questo è subito intervenuto Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: "L'atteggiamento di chi insiste perché venga approvata in via definitiva la riforma fiscale è sospetto. Trattandosi di una legge delega, ed essendo evidente che il Governo in carica non può attuarla, qual è lo scopo? Forse qualcuno ha bisogno di riferire a Bruxelles che ha svolto i compiti sul catasto che la Commissione da tempo richiede (aggiornare il catasto allo scopo, prima o dopo, di aumentare le tasse sugli immobili) oppure vuole aver pronta una legge delega da attuare nel caso in cui, nella prossima legislatura, sorga un'altra maggioranza di salvezza nazionale o simil-tecnica”.

Confedilizia è sempre stata contraria alla delega cosi come portata avanti, soprattutto perché all’interno conteneva anche la riforma del Catasto.
Ricordiamo che il gettito dagli immobili con Monti è passato da 9 a 25 miliardi e poi man mano è sceso a 21. “Non ci aspettiamo di tornare a 9- dice Spaziani Testa- ma qualcosa si potrebbe fare”. "La parte sul catasto della riforma –dice il presidente di Confedilizia- così come quella sulla tassazione degli affitti abitativi, era stata modificata in meglio alla Camera, grazie all’impegno dei partiti del centrodestra. Ma si tratta comunque di un testo che, se fosse attuato da chi non ha buone intenzioni nei confronti di chi ha risparmiato e investito nel mattone, potrebbe far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta: e cioè l’intento di usare il catasto per aumentare le tasse sugli immobili, come ammesso dal Ministero dell’economia nella sua relazione di accompagnamento al disegno di legge delega iniziale del Governo.

E di tutto c’è bisogno tranne che di aumentare il peso del fisco sugli immobili, che andrebbe invece ridotto, a partire dai 21-22 miliardi annui della patrimoniale Imu”.

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