«Revochiamo l'articolo 50» Un milione con la petizione

Ha cominciato a galoppare a un ritmo di 1500 firme al minuto dopo il discorso di Theresa May alla nazione mercoledì sera. Dalla mattina alla mezzanotte, le adesioni sono passate da 20mila a 300mila, fino a superare il milione ieri, in meno di dodici ore. Al punto che il sito del governo è andato in tilt diverse volte per eccesso di collegamenti. «Petitions is down for maintenance», impossibile votare per manutenzione in corso, è la scritta rimbalzata sui nostri schermi per gran parte del pomeriggio. Un successo insperato quello della Petizione per revocare l'articolo 50 e dire addio all'addio alla Ue. Un successo che è soprattutto la risposta infastidita degli inglesi alle parole sgradite pronunciate dalla premier davanti al 10 di Downing Street mercoledì sera, quando invece di assumere la sua parte di responsabilità, Theresa May ha scaricato le colpe del caos ai deputati indecisi, sostenendo di essere lei dalla parte dei cittadini e di non voler rinviare l'uscita oltre il 30 giugno.

«Il governo sostiene ripetutamente che uscire dall'Ue sia la volontà del popolo - si legge nella petizione promossa da Margaret Anne Georgiadou - Vogliamo porre fine a queste dichiarazioni provando la forza del sostegno pubblico, adesso, per la permanenza nell'Ue. Un voto del popolo potrebbe non avere luogo, quindi votate ora». Per essere discussa alla Camera dei Comuni qualsiasi petizione deve superare le 100mila firme, missione compiuta immediatamente dopo le parole di Lady May, quando a firmare sul sito del governo sono state anche celebrità del calibro di Hugh Grant, attore europeist, e del fisico Jennifer Saunders, professore alla Royal Society di Londra e star della divulgazione scientifica. Proprio lui ha spiegato con un tweet l'insofferenza per le parole della premier: «Ho firmato per la revoca dell'art. 50 e per avere a che fare con le sue conseguenze, referendum, elezioni o quel che sia. Non ho idea se queste cose facciano bene ma dopo il discorso stupefacente e irresponsabile di May, farò di tutto per qualsiasi cosa».

La revoca dell'articolo 50 non è più una prospettiva remota (il leader del Labour Corbyn non l'ha esclusa) e potrebbe anche fare breccia in questi giorni turbolenti per i destini della trattativa, a una settimana esatta dall'addio.

La frase «revoke Article 50», «revocare l'articolo 50», è diventata global trend su Twitter. Ma questo potrebbe anche spiegare il successo della petizione: si può votare dall'estero e più di una volta con un'email diversa. Lo abbiamo fatto anche noi, sorry.GaCe

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