Coronavirus

La ricetta della Lega "Locazioni pagate a metà e taglio delle tasse per i padroni di casa"

Le risorse? "Vanno prese dai fondi inutilizzati del reddito di cittadinanza"

La ricetta della Lega "Locazioni pagate a metà e taglio delle tasse per i padroni di casa"

Il senatore della Lega Manuel Vescovi ha presentato un disegno di legge con cui propone che i locatari di immobili rientranti in alcune categorie, nel periodo compreso tra marzo e settembre, vista l'emergenza in atto, possano pagare solo il 50 per cento dell'affitto. I proprietari, come spiega lo stesso senatore, «avranno il vantaggio di non dover corrispondere il 50 per cento di tasse sulla parte di affitto che ricevono». Un provvedimento «veloce - prosegue Vescovi - facilmente attuabile e concreto, che potrebbe andare a risolvere i problemi di ristoratori, gestori di centri estetici, di scuole private e quant'altro, per i quali diminuirebbero le difficoltà di dover pagare un affitto intero in mancanza di guadagni a causa delle imposizioni di chiusura stabilite dai decreti governativi». Come si legge nel testo del decreto, «al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19, ai locatari di immobili rientranti nelle categorie catastali A/10, C/1, C/3 e D, è riconosciuta la facoltà di corrispondere nella misura del 50 per cento, il canone di locazione relativo ai mesi da marzo a settembre 2020. I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili non concorrono a formare il reddito ai fini della determinazione della base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, riferito all'anno in corso fino al 31 dicembre 2020». Inoltre, si aggiunge, «agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 505 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante utilizzo delle risorse destinate all'attuazione della misura nota come reddito di cittadinanza, rimaste inutilizzate a seguito di monitoraggio e che sono versate all'entrata del bilancio dello Stato. Qualora, a seguito del suddetto monitoraggio sui risparmi di spesa derivanti dal minor numero dei nuclei familiari richiedenti e dei nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza, non si rilevi un ammontare di risorse pari alle previsioni, sono adottati appositi provvedimenti normativi entro il 31 luglio 2020, nei limiti delle risorse del suddetto fondo, come rideterminate dalla presente disposizione, che costituiscono il relativo limite di spesa, al fine di provvedere alla rimodulazione della platea dei beneficiari e dell'importo del beneficio economico».

Qualora la proposta passasse, molti gestori di attività si vedrebbero sollevati dall'onere di dover pagare, almeno per metà, l'affitto per locali che non vengono utilizzati.

Una misura che andrebbe comunque anche a vantaggio dei proprietari, che si vedrebbero garantiti una parte di affitto e meno tasse.

Commenti