L a suite è sempre la stessa, al sesto piano del reparto D del San Raffaele, in cui tre anni fa dovette restare ospite a lungo. Ieri Silvio Berlusconi torna a fare i conti con i segnali d'allarme che gli manda il suo corpo, che non è più quello di un ragazzino e che il Cavaliere ha una certa tendenza a maltrattare: soprattutto nelle fasi in cui si lancia con maggiore impegno nella battaglia politica. Ieri lo aspettavano alla presentazione delle liste europee, con la prima conferenza stampa della campagna elettorale. Ma alle quattro di notte, nella villa di Arcore, Berlusconi si sente male. Dolori forti all'addome che crescono di intensità. Arriva il suo medico, Alberto Zangrillo, lo seda leggermente, i dolori non passano. All'alba viene deciso di portare il leader di Forza Italia in ospedale.
Parte la macchina degli accertamenti e degli esami, i primi risultati sono confortanti, la paura nell'entourage del Cavaliere - che nelle prime ore era palpabile - si attenua. Accanto a Berlusconi c'è la sua compagna Francesca Pascale, poi arriva il fratello Paolo. Il cima nella suite è quasi rilassato, al punto che Berlusconi fa sapere: ci riesco, voglio andare a Villa Gernetto alla convention di Forza Italia. Ma ad insorgere è Zangrillo, abituato da anni a fronteggiare l'indisciplina del paziente Berlusconi: «Presidente, lei da qui non si muove» pare gli abbia detto quando ha intuito il suo desiderio di essere presente alla conferenza. Dopo gli accertamenti in radiologia, il leader di Forza Italia è stato accompagnato a riposare nella suite.
I medici non si sono pronunciati con comunicati ufficiali né sono stati emessi bollettini medici sulle sue condizioni di salute. A comunicare la diagnosi sono stati gli ambienti di Villa San Martino, che hanno parlato di una colica renale acuta. Nel pomeriggio è stato eseguito un piccolo intervento chirurgico. Per il resto bocche cucite. In ospedale stanno ben attenti a non sbilanciarsi troppo, anche perché si tratta comunque di un ottantaduenne che tre anni fa ha rischiato di morire e che da allora porta in petto una valvola aortica di origine biologica.
La situazione che ieri i medici del San Raffaele si sono trovati davanti non è neanche lontanamente paragonabile a quella di tre anni fa, ma il quadro generale impone di non lasciare niente di inesplorato. Anche perché nel frattempo, a marzo di quest'anno, Berlusconi ha dovuto subire un altro intervento, per un'ernia inguinale incarcerata: intervento perfettamente riuscito ma che l'aveva costretto a rinunciare a parte della campagna elettorale in Basilicata.
Anche il nuovo inciampo di salute coincide con una campagna elettorale: una campagna cui il leader azzurro tiene molto, anche perché segna il suo ritorno come candidato dopo l'esilio della «Severino». Quando capisce di non poter andare a Villa Germetto, Berlusconi cerca almeno di organizzare un videomessaggio, poi deve limitarsi a un tweet: «Grazie a tutti per l'affetto e per i tanti messaggi ricevuti. Sono in forma e pronto per questa campagna elettorale!».
Anche dagli ambienti di Forza Italia arrivano indicazioni confortanti: «Berlusconi sta bene, ma rimane in osservazione a fare la terapia antalgica con la flebo per la colica - spiega la senatrice Licia Ronzulli - Voleva venire a Gerno, ma il professor Zangrillo è stato categorico e quindi passerà la notte al San Raffaele. Sta benissimo e ha dato disposizioni telefoniche sia a Tajani che a Ghedini a proposito della presentazione dei candidati».
Impossibile allo stato prevedere quanto durerà il nuovo soggiorno del Cavaliere al San Raffaele, ritornato ieri ad essere invaso dai giornalisti e dalle troupe.
Dal partito rassicurano comunque sulla sua presenza per i prossimi appuntamenti della campagna elettorale comprese le presenze in tv. Intanto a Berlusconi è arrivata la visita a sorpresa di Lapo Elkann, giunto in completo verde menta a bordo di una 500 Abarth fin davanti all'ingresso del padiglione D: cosa si saranno detti?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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