Riecco il partito dello ius soli

Dopo le parole di Minniti, Gentiloni, Renzi e Saviano tornano a far sentire la loro voce. E i giudici fanno sciopero della fame

Riecco il partito dello ius soli

Il ministro Marco Minniti è diventato il capo del partito dello ius soli. "Dobbiamo prendere l'impegno, non è una legge sull'immigrazione, ma sull'integrazione, due cose integralmente diverse", ha dichiarato sul palco della conferenza programmatica del Pd. E va da sé che le sue dichiarazioni abbiano subito ricevuto il plauso della sinistra. Il premier Paolo Gentiloni gli ha fatto eco: "Lavoreremo per creare le condizioni per approvare lo ius soli".

Persino Roberto Saviano è tornato di nuovo in campo: "Lo ius soli è un imperativo. L'assenza di questa riforma è una barbarie, che nega la cittadinanza a 800mila bambini". Apprezzamenti anche da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Che ha detto: "Il fatto che il ministro dell'Interno chieda l'approvazione dello ius soli è un segnale di vitalità per il governo".

"Su #iussoli sono d'accordo con #Minniti. L'impegno del #Pd è fondamentale per l'approvazione di una legge di civiltà che aiuta integrazione", ha scritto su Twitter il la ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. E, come se non bastasse, anche giudici e avvocati si sono iscritti al partito dello ius soli.

Infatti, come riporta Il Tempo, ieri, un gruppo di legali e magistrati dei Tribunali di Milano e Monza ha aderito alla staffetta del digiuno lanciata dal senatore Luigi Manconi per incoraggiare la legge sulla cittadinanza.

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