Riunione di maggioranza con il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, nel primo pomeriggio di ieri in Senato. Obiettivo della stragrande parte delle forze politiche approvare la riforma dell’ordinamento giudiziario - che contiene le norme sull’elezione del Csm - entro, e al più tardi, la fine del mese. Lo si apprende a palazzo Madama. E questo anche in vista della scadenza a luglio del mandato dell’organo di autogoverno della magistratura. In commissione Giustizia si comincerà, viene riferito, a lavorare già da martedì prossimo. La Lega avrebbe chiesto di svolgere audizioni. Al momento non si discute di modifiche del testo già licenziato dalla Camera dei Deputati, anche se il Carroccio aveva promesso la presentazione di alcuni emendamenti per correggere il tiro del provvedimento. Scontenti anche i senatori di Italia Viva che alla Camera dei deputati si erano astenuti in segno di protesta contro la riforma. Intanto l’Anm conferma le barricate contro il provvedimento e annuncia lo sciopero delle toghe per il prossimo 16 maggio.
La giunta del sindacato dei magistrati ha così dato attuazione a quanto deciso dall’assemblea generale dell’Anm con la mozione approvata sabato scorso. Si tratterà di una giornata di «astensione totale», salvi i «limiti derivanti dal codice di autoregolamentazione», riguardanti i servizi essenziali e, dunque, la trattazione dei procedimenti urgenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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