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Riforma pensioni, tolti 800 milioni nel triennio

Oggi l'incontro tra l'esecutivo e i sindacati. Ma coi nuovi conti sarà difficile trovare l'accordo

Riforma pensioni, tolti 800 milioni nel triennio

Roma - Ricongiunzioni gratuite, quattordicesima estesa a 1,2 milioni di pensionati, lavoratori precoci e soglia massima per l'Ape gratuita. Ma tutto il pacchetto varrà meno del previsto. Probabilmente 1,5 miliardi di euro nel triennio e non i 2,3 che si aspettavano i sindacati. Oggi si terrà l'incontro decisivo tra governo e sindacati sul pacchetto pensioni.

Il piano dell'esecutivo verrà rafforzato in alcuni punti, ma non quanto si aspettavano le organizzazioni dei lavoratori. Difficile che la leader della Cgil Susanna Camusso sottoscriva la riforma. Possibile che, anche per Annamaria Furlan Carmelo Barbagallo scelgano un «Sì» con delle condizioni.

Tra gli obiettivi dei sindacati c'era quello di alzare la soglia dei 1.500 euro lordi di pensione, sotto il quale la cosiddetta Ape sociale è gratuita. In sostanza, puntavano ad ampliare la platea di lavoratori svantaggiati (disoccupati, inabili, invalidi, familiari di invalidi) che potranno chiedere l'anticipo da uno a tre anni, senza costi. L'obiettivo considerato realistico era di portarla a 1.650 euro lordi. Sui precoci chi ha iniziato a lavorare prima dei 16 anni (non 18 come si era pensato) avrà diritto a un anno di anticipo.

Poi il capitolo quattordicesima. Il premier Matteo Renzi ci tiene molto, come ha dimostrato lunedì sera. A consigliare il premier di puntare sulle pensioni minime era stato tempo fa Jim Messina, consulente politico di Obama e Cameron. La quattordicesima mensilità, pari a circa 40 euro al mese, oggi spetta a chi ha pensioni fino a 750 euro. Il governo punta ad estendere la platea, fino a sfiorare i mille euro. Poi a integrare il bonus.

Renzi ha parlato di raddoppio, ma è più probabile che si tratti di una cifra inferiore.

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