È un rifugiato senegalese il picchiatore seriale di donne che terrorizzava Milano

Il 23enne arrestato sceglieva a caso le vittime, in due mesi ne ha aggredite sette per strada

È un rifugiato senegalese il picchiatore seriale di donne che terrorizzava Milano
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Colpiva a caso, ma sempre e solo donne. Picchiava le sue vittime incontrate per strada in modo brutale, a volte procurando loro fratture, in una zona abbastanza circoscritta di Milano. Alla fine il giovane, un senegalese 23enne rifugiato con numerosi precedenti penali, è stato arrestato dalla polizia.

Le aggressioni sarebbero almeno sette, ad altrettante donne, denunciate in poche settimane, fra il 13 agosto e il 5 ottobre. Ma la polizia, vista la serialità degli episodi, non esclude che siano state molte di più. In un caso l'uomo ha messo in atto quattro agguati nello stesso giorno e nelle stesse vie. Una delle donne picchiate ha riportato addirittura la frattura del setto nasale. Un'altra ha ricevuto dai medici una prognosi di 60 giorni. I pestaggi erano improvvisi e soprattutto senza alcun motivo a scatenarli. Le zone prese di mira erano quelle tra la stazione Centrale e Porta Venezia.

L'arrestato è Aboubacar Seke, originario del Senegal, ha diversi precedenti ed è in Italia come rifugiato. È arrivato nel 2017, sbarcando a Lampedusa quando era minorenne. Da quando si trova nel nostro Paese è stato fotosegnalato dalle forze dell'ordine 43 volte e ha fornito 11 alias differenti. Dormiva dove capitava ed era conosciuto per palleggiare sempre con lattine o altri oggetti, tanto che era stato soprannominato da chi lo incontrava "il calciatore".

Gli investigatori del commissariato Garibaldi Venezia, che hanno arrestato il 23enne su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del gip, hanno riferito che le aggressioni si sono sempre verificate contro donne da sole che rincasavano o si recavano al lavoro. Alcune di loro erano in bicicletta. Lui le spintonava, le colpiva all'improvviso alla testa oppure alle gambe, una volta cadute e terra si accaniva con i calci. Anche pesante, in alcuni casi, il bilancio dei pestaggi. Il 14 agosto è stata presa di mira una 28enne in via Todisco (8 giorni di prognosi), il 28 agosto una 61enne in via Boscovich (60 giorni): salendo sulla propria auto parcheggiata ha svegliato l'uomo mentre dormiva dietro la vettura. Il 29 agosto il senegalese ha picchiato una 59enne in piazza San Camillo de Lellis (26 giorni di prognosi), la sera del 5 ottobre tra via Castaldi e via Tadino quattro donne di 41, 32, 25, e 24 anni, che hanno avuto tra i 5 e i 15 giorni di prognosi, picchiate nell'arco di pochi minuti.

Il giovane era già conosciuto dalle forze dell'ordine, non solo per i precedenti ma anche perché da mesi seminava paura tra i residenti della zona e le persone che la raggiungono per lavoro. Molti di loro ormai, per timore di incontrarlo, facevano strade alternative. Siamo in un'area molto interessata dalla movida del fine settimana e che gli abitanti da tempo denunciano essere stata lasciata al degrado. I precedenti che risultano a nome dell'arrestato sono di reati contro il patrimonio, come furti e rapine.

Gli investigatori lo hanno identificato e rintracciato dopo a una lunga ricostruzione dei fatti.

Grazie ai racconti delle vittime e alle immagini delle telecamere di sicurezza, che non hanno mai ripreso le aggressioni ma in molte occasioni il senegalese vicino ai luoghi dove colpiva. Ora è accusato di lesioni aggravate e continuate ed è stato portato nel carcere di San Vittore.

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