Politica

"Il ritratto di Mussolini deve restare": ora anche a sinistra scoprono la cancel culture

Per Il deputato Pd Roberto Morassut le foto di Mussolini devono restare

Il ritratto di Mussolini a Palazzo Chigi
Il ritratto di Mussolini a Palazzo Chigi

“Per me il ritratto di Mussolini a Palazzo Chigi può anche rimanere. Del resto i Governi di centrosinistra che hanno governato in passato non lo hanno mai messo in discussione, almeno non mi risulta”. Non sono parole del presidente La Russa, che già da ieri ha parlato di cancel culture, nè di eredi o nostalgici del fascismo.

Ma del deputato del Pd Roberto Morassut: “Quel ritratto è anche la traccia di una certa storia italiana che andrebbe spiegata bene ai nostri studenti e giovani. Mussolini soppresse la democrazia ma facendo firmare delle leggi al Re e non abolì mai la Costituzione di allora, che era lo Statuto Albertino, di cui era garante il Re, ma svuotandolo con la istituzione del Gran Consiglio del Fascismo per creare un simulacro di legittimità del suo agire. Nello stesso modo e con la stessa furbizia e opportunismo, Mussolini fu fatto dimettere senza essere formalmente arrestato sulla base di un voto formalmente costituzionale, nel Gran Consiglio, come pretese il Re”.

Parole che smontano la polemica a senso unico scatenata ieri dalla sinistra, che ha chiesto di rimuovere la foto di Mussolini con tutti i ministri dello sviluppo dalla parete a palazzo Piacentini. E chi è contrario, semplicemente perché ravvisa un pericolo di rimozione della storia, e chiede almeno un dibattito che complessivo che riguardi tutti gli edifici, diventa fascista!

“Insomma una storia tutta italiana di trasformismo, rivolgimenti, consumati nella apparente continuità della cornice generale per evitare di essere magari un giorno processati per reati contro la Nazione. Anche per questo il fascismo non è mai morto in Italia e c'era in seme già prima di Mussolini, che infatti disse: non l'ho inventato io ma l'ho tratto dalle viscere degli italiani. Alla fine quel ritratto è quello di uno dei Presidenti del Consiglio che si sono alternati nella storia unitaria che seppure dittatore fu nominato e revocato dal Capo dello Stato di allora, cioè il Re. Una roba tutta italiana” dice Morassut. E’ fascista anche il deputato pd?

“Ecco - conclude Morassut- credo che questa storia andrebbe semmai raccontata ai nostri studenti per fargli comprendere che tra i mali della nostra nazione c'è stato il fascismo e c'è stato il trasformismo nelle sue forme più o meno acute e che non è mai tramontato. Altra cosa sarebbe togliere tutti i ritratti dei Presidenti del Consiglio che hanno esercitato quella carica in epoca monarchica, prima della Repubblica. E allora sarei d'accordo a discuterne Perchè la nascita della Repubblica con un referendum popolare a suffragio universale è stato il primo atto fondativo vero della nostra democrazia che ha segnato una rottura netta con le forme politiche del passato trascinate dal Medioevo".

La pensa come lui anche un altro non sospettabile di fascismo, Oliviero Toscani: “Non è che togliendo la foto di Mussolini automaticamente si cancella il fatto che Mussolini sia stato ministro delle Corporazioni” dice il fotografo che pure nei giorni scorsi ha invitato alla resistenza contro Giorgia Meloni.

"Io la foto di Mussolini non la voglio a casa mia. Ma le foto che hanno un senso storico, nei luoghi storici, servono a farci riflettere su quello che siamo stati. Le foto servono a ricordarci il nostro passato. Come il palazzo stesso di Piacentini, o l’obelisco del Foro Italico. Io credo che la Rivoluzione Culturale di Mao abbia sbagliato a cancellare le icone del periodo precedente. Certe immagini - conclude Toscani- vanno tenute perché fanno riflettere su quello che eravamo. Io non voglio cancellare il passato, non bisogna cancellare il passato. Tutti i simboli vanno tenuti, soprattutto quelli negativi perché fanno riflettere. Se non c’è l’immagine va a finire che qualcuno potrebbe dire che certe cose non sono nemmeno esistite".

Questa storia dovrebbe servire ad aprire un dibattito, non a scatenare una polemica oggi solo perchè al governo c’è il centrodestra. La cancel culture è una pratica che dobbiamo fermare perchè porta alla rimozione dell’arte che è il piu grande strumento di emancipazione.

Anche perchè quelli che cancellavano storia e cultura erano i fascisti.

Commenti