Ripartono i cantieri dell'Alta velocità. E tornano i No Tav

Torna il governo di centrodestra, ripartono i lavori per la Tav. Rfi - società del gruppo delle Fs - ha informato con una lettera arrivata all'ufficio tecnico di Rivalta di aver ripreso l'attività dei sondaggi geognostici nello stesso comune torinese e intorno allo scalo ferroviario di Orbassano. L'attività di carotaggio non è l'unica azione concreta che dimostra la ripresa a passo spedito del progetto dell'Alta Velocità Torino-Lione: Paolo Foietta, presidente della conferenza intergovernativa italofrancese, ha già scritto al neo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per chiedere un incontro ed aggiornarlo su iter autorizzativi e lavori, nonché sul confronto in corso con le autorità francesi. Sono una decina i sondaggi programmati per studiare il tratto di pianura della linea ferroviaria tra Torino e l'imbocco della Val di Susa, lungo la tratta storica. L'impresa ha già contattato diversi proprietari dei terreni sui quali sarà costruita la ferrovia.

Il ritorno dell'attività di carotaggio rafforzerebbe anche, almeno secondo il presidente Foietta, la posizione negoziale italiana con Bruxelles per portare al 50 per cento il contributo europeo. Toccherà ora al neo governo di centrodestra decidere l'entità dello stanziamento per i lavori della tratta italiana, per i quali è già stato inserito un capitolo di spesa nella prossima legge di bilancio. Andando avanti con questo passo spedito, si potrà evitare di perdere i contributi europei per scadenza dei termini. Il ritorno delle trivelle in Val di Susa - entrate in azione per la prima volta nel 2009 e l'ultima nel 2017 - ha allarmato il Movimento NoTav che per sabato ha indetto una manifestazione di protesta.

Così anche la Polizia di Stato si è attivata per essere pronta a sedare sul nascere eventuali violenze, con il monitoraggio costante da parte della Digos, mentre i poliziotti accompagnano gli operai sul cantiere Tav.