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"Risorse ad eventi contro l'antisemitismo. Io sto con Segre, mai con la Albanese"

Sì all'emendamento della capogruppo Iv, Raffaella Paita: "Un inizio"

"Risorse ad eventi contro l'antisemitismo. Io sto con Segre, mai con la Albanese"
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Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato, è passato il suo emendamento per sostenere in tutta Italia la lotta all'antisemitismo. Cosa prevede? Che tipo di modello ha in mente?

"Iniziative, manifestazioni ed eventi nei Comuni. Spesso già esistono. Faccio l'esempio del mio territorio: dai moli di La Spazia partirono le navi che portavano i reduci dei campi di sterminio nella nascente Israele. È la città di Exodus, questa memoria ha un valore altissimo. L'idea da cui sono partita è questa: fissare a livello territoriale, capillare, eventi contro l'antisemitismo, che avverto come un fenomeno crescente e inquietante".

Lei ha citato Liliana Segre, e l'ha fatto anche Renzi, quando la relatrice Onu Francesca Albanese l'ha chiamata in causa, in modo molto irriguardoso.

"Liliana Segre è il nostro riferimento. Io l'ho citata anche nel mio intervento sulla strage di Sidney, che è stata l'occasione per dire alcune cose. La prima: la strage è lo specchio di un crescente antisemitismo, tema ormai mondiale. La seconda: le critiche per Netanyahu non possono diventare ostilità verso un intero popolo. Terza questione: qualcuno ha utilizzato parole profondamente sbagliate, mi riferisco a quanto la Albanese ha detto a Reggio Emilia sugli ostaggi e poi sulla irruzione alla Stampa. Ecco, noi stiamo dalla parte di Liliana Segre e non di chi dice parole sconsiderate, gravissime, come quelle".

E il Pd da che parte sta?

"L'emendamento l'ho presentato io. Ed è l'unica cosa prevista in finanziaria. Come mai a nessun altro è venuto in mente? Io preferisco che sia finanziato un evento concreto. Ho rivolto un appello a tutti in aula, e in commissione è stato votato da tutti. Ne sono felice. Graziano Delrio ha cercato una strada sul tema delle università e l'ho sostenuto. Lei mi chiede se il centrosinistra deve sciogliere questo nodo. Probabilmente sì. Ma vale anche dall'altra parte".

Lei sa che nel mondo ebraico c'è grande amarezza e grande delusione verso il centrosinistra. Il clima è questo ora.

"Sì ed è la ragione per cui voglio rivendicare di avere lottato per questi principi, ai quali non voglio rinunciare. Guardi, io ho partecipato a tanti 25 aprile, sotto gli stendardi dei deportati, e lo rivendico. Sono antifascista, ho una storia di centrosinistra, capisco perfettamente quanto mi dice ed è la ragione per cui voglio fare la mia parte. Non perché voglia spostare l'orientamento del mondo ebraico ma perché quel patrimonio di valori per me vale ancora e dev'essere difeso".

Le proposte, la sua e di Delrio, sono complementari?

"Sì, due angolature differenti di uno stesso tema. D'altro canto non è la prima volta che lavoriamo insieme. Non mi stupisce".

Vi si chiede di lavorare a un unico ddl antisemitismo.

"Con me sfonda una porta aperta. Faccio parte della commissione Segre contro l'odio e la considero la cosa più importante. Sono disponibile a lavorare con tutti, da destra a sinistra. Su temi così impattanti la trasversalità è preziosa".

Adesso la sua idea è parte integrante della manovra.

"Sì, queste risorse potranno essere

usate per la Giornata o per i viaggi della Memoria. Più sono, più sensibilizziamo sul rischio che questa storia si perda, tra oblio e odio. Sono 300mila euro per ora. Speriamo che possano crescere. Per ora è un piccolo seme".

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