La vicinanza del centrodestra e di Forza Italia alle forze dell'ordine è cosa nota, per il vicepresidente azzurro Antonio Tajani è anche tradizione familiare. «La verità - dice sul reddito di cittadinanza - è che tutti pagheremmo 780 euro al mese a chi non fa nulla. Mentre un carabiniere o un agente di pubblica sicurezza ne guadagnano 1.200 per rischiare la vita tutti i giorni».
L'attenzione degli azzurri si concentra sul decreto sicurezza, ancora non definitivo, in cui non compare il piano di nuove assunzioni di poliziotti e vigili del fuoco annunciato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nel giorno in cui il vicepremier leghista esprime il suo orgoglio per l'impegno dei poliziotti ad Ostia, durante la sfilata per i 50 anni dell'Anps (Associazione nazionale polizia di Stato), il senatore azzurro Maurizio Gasparri ricorda che il ministro dell'Economia Tria non ha firmato una richiesta di assunzioni per il comparto sicurezza-difesa e annuncia che ora Forza Italia «risolverà il problema». È già pronto un emendamento, «con le relative coperture, che poi con questo governo sono diventate facili da reperire, per inserire nel decreto sicurezza assunzioni per Polizia, Carabinieri, Finanza e i Vigili del Fuoco». Di fronte a questa proposta, sottolinea l'esponente azzurro, «ci attendiamo un immediato assenso da parte del governo nella commissione Affari costituzionali e nell'aula di Palazzo Madama. È tempo di passare dalle parole ai fatti». Il partito di Berlusconi insiste dunque nella sua azione di stimolo alla parte del governo sua alleata. «In passato il Pd ci disse no - afferma Gasparri- ora ci attendiamo l'adesione entusiastica della Lega e di altri gruppi».
Il pressing di Fi nelle parole di Tajani al Corriere della Sera contiene anche un chiaro rimprovero: «Dopo aver firmato un accordo con il centrodestra per le prossime amministrative Salvini, invece, sceglie di fare il grillino? Io spero che la smetta con i cedimenti al M5S e torni alle proposte di centrodestra». Quanto al «me ne frego» dell'Europa del Capitano, il presidente dell'Europarlamento ricorda che «quella frase si è già sentita nella storia, ma si sa che non ha pagato. E sì che Mussolini era Mussolini».
Anche Mara Carfagna incalza il leader della Lega sull'annunciato piano straordinario di assunzioni per le forze dell'ordine. «L'accogliamo positivamente - dice la vicepresidente della Camera - va nella giusta direzione, quella del potenziamento di corpi fondamentali dello Stato per troppo tempo sotto organico». Elisabetta Gardini, capogruppo Fi all'Europarlamento, si augura che il governo aumenti «le risorse da destinare alla polizia per migliorarne l'efficienza e gratificarne l'impegno».
È solo uno dei punti sui quali Fi pressa il governo, che da un lato fa muro sulla manovra economica ma dall'altra apre a correttivi. Al ministro dell'Economia Tria, il responsabile del dipartimento di politica economica del partito, Renato Brunetta, dice che «i conti non tornano: l'obiettivo all'1,6% di crescita per il 2019 non solo non verrà raggiunto ma non sta né in cielo né in terra e le maggiori spese e i tagli delle imposte in deficit non si trasformeranno in modo lineare ed automatico in prodotto interno lordo».
E la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, scrive su Fb: «Caro Matteo, parlare di manovra di crescita e sviluppo è pura fantascienza, e lo sai bene. C'è tempo per cambiare, tocca a te rispettare gli impegni presi il 4 marzo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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