Con la Russia, rapporti da recuperare, ma solo per fare affari. E comunque, basta con le sanzioni. Il capitolo dedicato alla politica estera del contratto propone la «centralità dell'interesse nazionale e sul principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli Stati». Ma, essendo uno dei capitoli più caldi soprattutto per i rapporti con il Quirinale, «si conferma l'appartenenza all'Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti di America quale alleato privilegiato». Per la Russia si propone una «apertura da percepirsi non come una minaccia, ma quale partner economico e commerciale».
In ogni caso «è opportuno il ritiro immediato delle sanzioni imposte» a Mosca «da riabilitarsi come interlocutore strategico». Poi, «rifocalizzare l'attenzione sul fronte del Sud» perché è lì che «si addensano più fattori di instabilità» come il terrorismo islamico.
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