Insulti pesanti sui social, polemiche, prese di posizione, difese, attacchi, inviti a boicottare il Festival. Il popolo di Salvini schierato contro Baglioni. Le dure parole espresse dal cantante nella conferenza stampa di presentazione di Sanremo hanno scatenato reazioni fortissime. Del resto in questo momento politico infuocato, non può passare inosservato il commento del presentatore della più grande manifestazione televisiva italiana contro la politica sull'immigrazione del governo e di Salvini. Il cantante ha definito una farsa la «spartizione dei migranti tra i paesi europei» in riferimento al caso della nave Sea Watch, giudicato «disastrosa» la situazione attuale nel Mediterraneo e definita il nostro paese «incattivito dall'odio».
La reazione più eclatante è stata quella della neo direttrice di Raiuno Teresa De Santis che, secondo le ricostruzioni riportate dal quotidiano La Stampa, avrebbe fatto filtrare la sua presa di distanza dal conduttore e avrebbe già deciso che non ci sarà un Baglioni ter minacciando un «O lui, o io». Una posizione che sarebbe anche naturale visto che la manager (da sempre interna Rai) è stata scelta dalla nuova maggioranza giallo-verde la quale, certo, non vede di buon occhio un presentatore sanremese politicamente schierato contro il governo medesimo. La stessa direttrice, in una lettera a Dagospia, ha criticato apertamente il conduttore: «Sono solo canzonette, o almeno dovrebbero esserlo. Invece, e non solo per responsabilità di Claudio Baglioni, sono state trasformate nel solito comizio». A ricomporre il tutto, sedare la questione e rassicurare Baglioni, arriva a sera un tweet dell'ad Rai Fabrizio Salini: «Grazie al prezioso contributo di tutte le nostre professionalità, stiamo lavorando per far sì che il direttore artistico in un clima di piena collaborazione possa realizzare, insieme a Raiuno, un festival in linea con le aspettative del grande appuntamento che unisce il Paese».
Comunque la domanda da noi posta a Baglioni in conferenza stampa non era fuori luogo, come fa intendere la De Santis, visto che il cantante è stato protagonista di molte manifestazioni a Lampedusa proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi sulla questione dei clandestini. Solo che le reazioni sono state durissime. A cominciare da Salvini che, da Varsavia, l'altro ieri ha twittato: «Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo». E, ieri, ha aggiunto ironico: «Bacioni a Baglioni». Viene in mente il «Stai sereno, Enrico», di renziana memoria, che portò alla defenestrazione di Letta. Contro Baglioni si sono schierati i Fratelli d'Italia tramite Daniela Santanché e i 5 Stelle, attraverso Primo Di Nicola, vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai. Ovviamente il Pd è invece sceso in campo a difesa del cantante e il solito interventista Michele Anzaldi, della Commissione vigilanza, boccia come vergognosa la presa di posizione della De Santis. Sulla stessa linea il senatore Pd Francesco Verducci, membro della Commissione Vigilanza Rai che bolla come un'aggressione vergognosa quella contro l'artista.
A Baglioni, ieri si è aggiunto Claudio Bisio, partner in conduzione al Festival che non ha voluto commentare le parole del collega, però ci ha detto che esprimerà il suo pensiero sul palco dell'Ariston ricordando il suo monologo del 2013, sempre a Sanremo, dove
se la prendeva con i politici e con gli italiani furbacchioni. A dare piena ragione al cantante è stata invece Mara Maionchi, giudice con Bisio nello show Italia's Got Talent: «Italiani sempre più rabbiosi e incattiviti».
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