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Il "balletto" di Casalino che cerca l'inquadratura

Tra i tanti spunti della conferenza stampa di Giuseppe Conte per il nuovo Dpcm, in molti hanno notato Rocco Casalino senza cravatta, moderatore simil all'americana costantemente inquadrato

Il "balletto" di Casalino che cerca l'inquadratura

Da portavoce a speaker durante le conferenze. Rocco Casalino non ha ancora ben chiaro quale sia il suo ruolo. La conferenza di Giuseppe Conte di domenica sera è stato l'ennesimo esempio di come al portavoce del premier piaccia avere i riflettori puntati addosso, come quanto al Grande Fratello doveva fare le sue nomination. E infatti, era lui ieri che "nominava" i giornalisti e che moderava gli interventi. Una scelta di logica, di ordine o c'è dell'altro in questa modalità così inusuale per il nostro e, probabilmente, per ogni altro Paese?

Chi ha seguito la conferenza stampa di Giuseppe Conte per il nuovo Dpcm, iniziata alle 21.34 circa, non ha potuto non notare l'inquadratura che si è aperta al termine del discorso del presidente del Consiglio. Non un semplice ampliamento del campo ma una scelta specifica per mostrare che, immancabile, anche ieri Rocco Casalino si trovava nel cortile di palazzo Chigi, laterale sulla destra rispetto a Giuseppe Conte. Per inserirlo nell'inquadratura, il regista ha dovuto decentrare le immagini, sbilanciarle e rendere il tutto poco armonico, nonostante le prospettive e gli spazi del cortile si prestino a fare da scenografia simmetrica e gradevole. Ecco, che quindi, si è scatenata l'ironia della rete, che in quanto detto da Conte non ha captato elementi ragionati, che invece sono stati individuati nella scelta della regia. "Cosa sarebbe studiato? Il posizionamento cinematografico? L'inquadratura? Casalino che indica chi andrà al microfono? Ecco, forse questo qui, ma per il resto non sanno manco loro che fare", scrive Fabio su Twitter. "Ed ecco che appena parla Casalino, nella mia testa attacca la musica del Grande Fratello", scrive un altro menzionando una gag del programma Propaganda Live.

La moderazione di Rocco Casalino, come si nota, non è certo passata inosservata. Ha cercato di mutuare il modello dei briefing americani ma in quel caso non è presente il Presidente ma solo il portavoce. Invece lui, come sottolinea ironicamente Dagospia, si è trasformato in un novello velino di Giuseppe Conte, attento a ogni minimo dettaglio, soprattutto se lo riguarda. "Se Casalino non trova l'inquadratura giusta per essere ripreso non si comincia", scherza un utente ironizzando sul ritardo nella conferenza che, nel mondo del web, ha generato non poca ilarità. Un ritardo non giustificabile nemmeno dalla difficoltà di Rocco Casalino di farei il nodo alla cravatta, visto che nemmeno la portava. Una scelta che per molti è stata vista come un oltraggio alle istituzioni e a quel senso di rispetto che si deve (dovrebbe) dare anche ai cittadini. "Casalino senza cravatta perché 'hey, hey io sono sciallo", scrive Nicolò.

E così, sui social, Rocco Casalino è diventato il "maggiordomo senza cravatta", tra chi chiede di fare una colletta per comprargliene una e chi considera questo come uno dei metri di valutazione dell'adeguatezza di questo governo.

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