Nostradamus ha previsto tutto. Anzi, nulla. Anzi, qualcosa. Sul web gira questa quartina del mago rinascimentale: «La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l'Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere». Suggestivo. In Francia brucia uno dei simboli della religione cristiana. Dai fondamentalisti islamici, la catastrofe è interpretata come una punizione di Allah che colpisce i miscredenti. L'Europa sarà colpita e forse affondata dalle ormai prossime elezioni in cui rischiano di vincere proprio le forze populiste. Potrebbe essere un bene, l'Unione per ora non entusiasma i cittadini. Oppure potrebbe innescare una retromarcia continentale, da molti temuta, sul tema dell'unità. Resisteranno le istituzioni di Bruxelles o saranno abbattute come la cattedrale di Parigi? Nel frattempo al di là del Mediterraneo, come nel libro (quello sì profetico) Il campo dei santi di Jean Raspail, ci sarebbero ottocentomila profughi pronti a partire, destinazione Italia. Si profila una catastrofe umanitaria dovuta alla pessima gestione della crisi libica, innescata dal tentativo francese di includere il Paese nella propria sfera d'influenza africana.
Suggestivo, si diceva. Ma falso. Infatti la quartina che spopola su internet è una patacca. Basta una rapida verifica sul testo delle Profezie di Nostradamus per togliersi ogni dubbio. Una burla molto efficace visto che rimbalza su internet dopo ogni attacco alla Francia, in particolare dalla strage del Bataclan (13 novembre 2015) in poi. Evidentemente tanto successo non è casuale. Molti cittadini pensano che tutto sommato lo scenario di una guerra o guerriglia (civile? Religiosa? Entrambe le cose?) che spacchi l'Europa non è così peregrina.
Le Profezie di Nostradamus sono così vaghe da permettere di vedervi ciò che si vuole: la rivoluzione francese, l'avvento di Adolf Hitler, la bomba atomica, il crollo del Muro di Berlino, l'11 settembre. Chi cerca, trova. Ecco una quartina vera, la numero 51 delle Profezie: «Capo d'Ariete, Giove e Saturno, / Dio eterno quali sconvolgimenti! / Poi per lungo secolo il suo maligno tempo ritorna, / Francia e Italia quali sommosse». Secondo gli astrologi, la prima riga indica una congiuntura astrale che riconduce a una data precisa, il 15 aprile 2019. La seconda riga allude al rogo di Notre-Dame, che sarebbe lo sconvolgimento del «Dio eterno». La terza e quarta riga prevedono un lungo secolo di guerra, con Francia e Italia epicentri della devastazione.
Tutto ridicolo? Mica tanto. Lasciamo da parte Nostradamus. Di recente una legione di scrittori, non solo romanzieri, si sono misurati proprio con questi temi. Sottomissione di Michel Houellebecq, Aprile di Jérémie Lefebvre, Il suicidio francese di Éric Zemmour, La Guerre civile qui vient di Ivan Rioufol, Les Cloches sonneront-elles encore demain? di Philippe De Villiers, Guerriglia. Il giorno in cui tutto si incendiò di Laurent Obertone. Dai libri citati in questo elenco molto parziale, escono proprio le paure di cui abbiamo parlato: fallimento della globalizzazione che conduce all'islamizzazione dell'Europa e alla riduzione in povertà della classe media. Concentrazione delle ricchezze in poche mani.
Abbandono delle periferie e della provincia profonda.Nostradamus c'entra niente ma quella chiesa che brucia, scelta dallo storico Dominique Venner per suicidarsi come protesta contro l'Europa senza radici, è un presagio dei peggiori.
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