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L'abbraccio Salvini-Meloni: "Vinciamo e cambiamo l'Italia"

Centrodestra unito e compatto per Michetti sindaco di Roma: è in corso la conferenza stampa di chiusura. Salvini posta foto con la Meloni

L'abbraccio Salvini-Meloni: "Vinciamo e cambiamo l'Italia"

Una foto che spegne le voci di dissenso nate dopo la questione dei comizi milanesi: la mattinata del centrodestra, che sta chiudendo le sue campagne elettorali in tutto il territorio nazionale, si apre con un'immagine pubblicata sui social network da Matteo Salvini.

Uno scatto in cui il leader leghista è immortalato insieme al vertice di Fdi Giorgia Meloni durante la conferenza stampa romana per Enrico Michetti, candidato sindaco della capitale per l'intera coalizione composta da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. L'unità d'intenti, insomma, viene palesata per l'ennesima volta. Domenica e lunedì si decidono le sorti per i prossimi cinque anni di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Trieste e della Regione Calabria ma non solo. "Vinciamo e cambiamo l'Italia", ha scritto in maniera esaustiva l'ex ministro dell'Interno, postando la fotografia. La fase è clou.

Nel corso dell'incontro, Matteo Salvini ha messo qualche accento sullo stato di salute della città interessata e su quello che invece andrebbe fatto secondo il suo punto di vista: "Al sindaco di Roma - ha detto, come ripercorso da Italpress - chiederemo onestà ma da sola non basta. Onestà, onestà, onestà ma dopo 5 anni di onestà ereditiamo cinghiali, monnezza e autobus in fiamme, io ho trovato quartieri di Roma senza acqua. Non parliamo poi delle barriere architettoniche, io chiedo a Michetti di istituire un assessorato alle persone con disabilità perchè Roma deve essere inclusiva soprattutto per i romani". Insomma il MoVimento 5 Stelle, per il segretario leghista, ha prodotto un disastro a Roma, per mezzo dell'azione amministrativa del sindaco Virginia Raggi. E ora l'Urbe può svoltare. Ma Salvini si è pure soffermato su un certo tipo di narrativa che è stata decantata in questa fase:"La vita vera sconfigge la fantasia, gente che parla di divisioni...", ha aggiunto, per poi rivolgersi al candidato romano: "Qua c'è uno che farà il sindaco, e non è facile".

Dal canto suo, Giorgia Meloni ha voluto serrare i ranghi, considerate pure le forze che si stanno opponendo alla candidatura di Michetti: "Signori, mi raccomando, la campagna elettorale finisce quando si chiudono le urne. Stiamo concentrati in queste ore perchè abbiamo contro tutti, di tutto e di più...", ha annotato l'ex ministro della Gioventù, così come riportato dall'Adnkronos. Poi, come ripercorso dall'Agi, una stoccata alla sinistra: "Alla sinistra che parla di Michetti come una macchietta, dico di non esagerare. Michetti è stato consultato da 840 sindaci di sinistra, quindi se lui è una macchietta ci dicono quanto sono macchiette i sindaci che lo hanno chiamato per problemi che da soli non sapevano risolvere", continua la Meloni, rimarcando l'esperienza amministrativa di un esponente che è pure professore universitario.

Presente alla conferenza stampa anche l'ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che si è soffermato sulla necessità di un cambiamento in positivo per Roma, oltre che sull'unità della coalizione: "Il centrodestra è unito e questo incontro ne è la dimostrazione - ha dichiarato il coordinatore nazionale di Forza Italia, come raccontato sempre dall'Adnkronos - . Nessuno si domanda come mai non c'è una conferenza stampa di Letta, Speranza e Conte insieme? Mi pare che i problemi siano soprattutto a sinistra. A Roma vogliamo vincere e cambiare questa città". Dunque se c'è qualcuno che vive degli scombussolamenti interni, per Tajani quel qualcuno non risiede nel centrodestra. Sempre Tajani ha poi proseguito con quanto segue: "Forza Italia vuole essere protagonista, sarà il primo partito in Calabria. Non si vince senza Forza Italia, quindi ci siamo, ci saremo e vogliamo esserci con le nostre idee, le nostre proposte. Berlusconi ne è stato il grande federatore, l'inventore del centrodestra. Non intendiamo affatto rinunciare al nostro ruolo, perchè senza di noi non si vince. Se non c'è un centrodestra credibile, serio e affidabile è difficile poter governare", ha chiosato.

Il candidato sindaco Enrico Michetti, dal canto suo, si è soffermato sul "brand di grandezza" che dovrebbe contraddistinguere Roma in via naturale. Non solo, perché un altro tema urgente riguarda le periferie: "In periferia c'è la parte più fragile della città. Servono servizi e sicurezza, ma la prima cosa che porteremo è l'innovazione tecnologica di altissimo livello. Il centrodestra unito riparte dalle periferie.

Ripatiremo dalle categoria abbandonate dal governo e che hanno sofferto di più durante la pandemia", ha voluto notare il professore ed esperto amministrativista.

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