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Roma invasa dal guano degli uccelli

Fallimentare il piano anti-storni voluto dal prefetto Tronca

Roma invasa dal guano degli uccelli

Come se non bastasse la spazzatura buttata per strada, ora a rovinare il decoro di Roma ci si mettono pure gli uccelli. Tutto il centro della Capitale e, soprattutto il lungotevere, che solitamente viene usato come parcheggio dagli automobilisti, è invaso dal guano degli storni che si fanno "casa" sui viali alberati della città. Nonostante il cielo sereno e il bel tempo, non è raro vedere i passanti camminare vicino ai cornicioni o usare gli ombrelli per salvaguardarsi gli abiti.

Non solo le automobili, dunque, rischiano di cambiare il loro colore naturale ed essere gentilemente "ridipinte" di nero dai simpatici volatili, ma per i turisti diventa impossibile riposarsi sulle panchine di piazza Venezia o dei quartieri l'Eur e Prati che sono ricoperte di guano. A nulla è servito il piano anti-storni messo in atto dal dipartimento di tutela ambientale di Roma Capitale, su disposizione del commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, affidato n urgenza all’operatore che si è aggiudicato la gara - con procedura M.E.P.A. - per avviare subiro il sistema di dissuasione acustica.

Dal Campidoglio hanno spiegato che gli operatori sarebbero intervenuti con la tecnica del “distress call”, riproducendo lo stesso suono che gli uccelli usano tra di loro quando avvertono un pericolo, agendo contemporaneamente in diversi dormitori degli storni". L’operazione partita il 14 dicembre scorso si è concentrata in particolare a Piazzale della Radio, Viale Marconi, Via di Vigna Stelluti, Via Gaspare Gozzi, Piazza Benedetto Cairoli, Lungotevere dei Vallati, Lungotevere Raffaele Sanzio e Lungotevere degli Anguillara ma con ben scarsi risultati finora

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