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Roma è piena di rifiuti. E il sindaco disperato chiede scusa ai cittadini

Gualtieri ammette: "Troppe irregolarità nella gestione e nello smaltimento in città"

Roma è piena di rifiuti. E il sindaco disperato chiede scusa ai cittadini

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Sull'emergenza rifiuti nella capitale arriva il mea culpa del primo cittadino Roberto Gualtieri. Che, ospite di Lucia Annunziata a «Mezz'ora in più», ammette il pasticcio e chiede scusa ai romani. «In alcuni quartieri di Roma - spiega il sindaco alle telecamere del programma di RaiTre - c'è stato un aggravamento delle condizioni di pulizia e me ne scuso». Gualtieri ha poi voluto dettagliare il motivo dell'ennesima crisi nella gestione dei rifiuti nella Città Eterna. Ossia «irregolarità, che Ama (la società del Campidoglio che si occupa del ciclo dei rifiuti, ndr) ha scoperto, nel modo di esternalizzare la manutenzione dei mezzi: si pagava troppo per fare cose che si potevano fare internamente». In conseguenza della magagna, ha proseguito il sindaco, «l'azienda ha cambiato il processo, ha anche licenziato chi era responsabile di queste irregolarità», ma nonostante l'operazione pulizia non tutto è filato liscio. Perché, ha ammesso Gualtieri, «in un cambiamento di questa portata ci sono stati dei problemi in questi giorni nella manutenzione dei mezzi, che quindi in alcuni quartieri non c'erano». Mentre c'era eccome l'immondizia, e nessuno l'ha portata via.

Va anche detto, quanto all'Ama, che «irregolarità» e anomalie sono tutto fuorché episodiche. Solo negli ultimi mesi, prima del caso delle fatture gonfiate per i pezzi di ricambio, e senza contare le migliaia di dipendenti assunti ma in tutto o in parte inabili alle mansioni assegnate, si sono moltiplicati i licenziamenti di netturbini sorpresi a non lavorare. Assenteisti cronici nella migliore delle ipotesi, visto che almeno uno è stato sorpreso dagli investigatori dell'azienda mentre, a bordo del compattatore Ama, se ne andava a zonzo tra cornetterie e sale slot, per concludere il turno notturno con un pisolino e una visita a una prostituta.

Eppure Gualtieri, dopo le scuse e il mea culpa, sceglie di mostrarsi ottimista quanto alle prospettive del servizio in città. Promettendo una capitale più pulita in tempi nemmeno troppo remoti e assicurando che la gestione dei rifiuti della città è già, dal suo punto di vista, «in costante miglioramento». «Tranquillo lo sarò solo quando avremo raggiunto l'obiettivo, ma stiamo sulla strada giusta», spiega a Lucia Annunziata, dicendosi sicuro che «il problema dei rifiuti sarà risolto sicuramente entro la fine del mio mandato, ma io spero che già con il Giubileo, che sarà una sfida, saranno evidenti i miglioramenti». Pure sulla disastratissima Ama, il primo cittadino di Roma rivendica l'avvio di un percorso «di modernizzazione» con cui la giunta capitolina conta di trasformarla «in un'azienda efficiente», il tutto anche «con scossoni e contraccolpi» inevitabili, stando a Gualtieri, «quando si cambiano cose consolidate». Insomma, ha riassunto il sindaco, anche se tra «alti e bassi» le cose starebbero andando meglio: «Stiamo assumendo giovani, abbiamo ridotto il numero di inabili a lavorare sulle strade, il nuovo management sta lavorando con grande determinazione».

Oltre ai guai dell'Ama, però, un new deal dei rifiuti romani passa dal termovalorizzatore. Gualtieri ribadisce che si farà, nonostante lo scaricabarile della segretaria Pd, Elly Schlein.

«È fondamentale per Roma», ha concluso il sindaco dem, «l'unica capitale che non ha un impianto di questo tipo: spendiamo soldi per mandare i rifiuti in altre discariche e termovalorizzatori in giro per l'Europa, una cosa scandalosa».

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