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Ora la Raggi se ne va in vacanza. Le opposizioni: "Non regge la pressione"

Il sindaco della Capitale andrà fuori città con il figlio per riposarsi. Ma così salterà il Consiglio sulla stabilità della Giunta. Opposizioni in rivolta

Ora la Raggi se ne va in vacanza. Le opposizioni: "Non regge la pressione"

"Sarò fuori città per qualche giorno di riposo in compagnia della mia famiglia. Ho dato ascolto alle parole dei medici che mi avevano prescritto di staccare un po' dopo sette mesi di lavoro senza pausa". Così Virginia Raggi annuncia su Facebook di prendersi una pausa dall'attività istituzionale.

Il sindaco potrebbe però tornare entro sabato mattima, giorno in cui si terranno le celebrazioni in Campidoglio per il 60° anniversario dei Trattati di Roma. Nel frattempo, assicura, "il vice sindaco Luca Bergamo e tutta la Giunta sono a lavoro con la determinazione di sempre".

La decisione della Raggi ha però fatto infuriare le opposizioni per via delle due importanti assemblee previste nei prossimi giorni: una riguarda direttamente le vicende giudiziarie a suo carico, la seconda invece attiene al nuovo progetto dello Stadio della Roma. "L'annunciato riposo della sindaca Raggi per i prossimi giorni è un grave sgarbo istituzionale, per il modo in cui viene comunicata la sua assenza nella seduta dell'Assemblea capitolina di domani 21 marzo e di quella di giovedì prossimo", afferma in una nota Michela Di Biase, capogruppo del Pd capitolino. "Da mesi – continua Di Biase - attendiamo in Aula un chiarimento relativo ai fatti, saliti agli onori della cronaca, che hanno interessato il suo staff e la stessa giunta. L'audizione sull'argomento - prosegue - è iscritta all'Odg della seduta dell'Assemblea capitolina di domani. E l'annuncio della Raggi di un break di riposo a partire da oggi è un modo del tutto anomalo e poco istituzionale di informare della sua assenza i consiglieri comunali. Chiediamo pertanto al presidente dell'Assemblea Marcello De Vito l'immediato aggiornamento della seduta straordinaria prevista sull'argomento iscritto all'Odg, la convocazione di una riunione dei capigruppo per fissare una nuova seduta con l'audizione della sindaca Raggi. È evidente che sui temi riguardanti le vicende dello staff della prima cittadina, le revoche e le nomine dei nuovi assessori, non siamo disponibili a ricevere comunicazioni da altri che non sia la sindaca stessa. A nessuno può essere negato il bisogno di seguire i consigli dei medici, ma la concomitanza di una sua insostituibile presenza in aula avrebbe consigliato maggiore riguardo istituzionale. All'appuntamento di domani infatti non sarà sufficiente la presenza del suo vice Luca Bergamo".

Per il capogruppo capitolino di Fratelli d'Italia, Fabrizio Ghera, "Il fatto che la sindaca non regga la pressione è un problema non solo suo ma di tutti i romani. Viene da chiedersi 'oggi Roma ha un sindaco?'. È evidente che la situazione è imbarazzante".

Alle opposizioni risponde il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito: "Nessuno sgarbo istituzionale nei confronti delle opposizioni visto che, durante la conferenza dei capigruppo di venerdì scorso, è stato confermato il Consiglio straordinario sulla stabilità politica della Giunta capitolina. In aula è stato chiamato a riferire il vicesindaco Bergamo, capace di illustrare con esaustività e completezza all'Assemblea quanto richiesto dai consiglieri del PD. In ogni caso, per un più ampio confronto con tutte le forze politiche, convoco una riunione dei capigruppo domani alle ore 14, prima che cominci il Consiglio.

In quella sede potremo decidere se rinviare o meno l'audizione della sindaca Raggi".

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