Roulette a Las Vegas per una Clinton in ansia

Il «socialista» Sanders la incalza. E a destra Trump spera nei militari

Valeria RobeccoCharleston Insieme agli evangelici e ai black conservative, sono i militari l'altra componente che pesa sulle sorti del voto per le primarie repubblicane tenute ieri in South Carolina. In un momento in cui il Paese è coinvolto in un conflitto in Iraq, ma anche in Siria e in Libia, gli uomini e le donne in servizio tornano ad essere una componente strategica delle relazioni internazionali degli Stati Uniti, ed è per questo che tutti i candidati del Grand Old Party hanno riservato a loro, come ai veterani, uno spazio particolare in campagna elettorale.A partire da John Kasich, che alla vigilia del voto ha organizzato un comizio sulla portaerei USS Yorktown a Mt. Pleasant, a pochi passi da Charleston. Dopo il secondo posto del New Hampshire, che ha ridato fiato alla sua campagna, il governatore dell'Ohio cerca di guadagnare terreno nei confronti di Jeb Bush, e afferma che l'America deve restituire ai militari la dignità che meritano: «Quando la sicurezza del Paese viene minacciata sono loro che rischiano in prima persona per garantirla». Marco Rubio, invece, per conquistare militari e veterani del Palmetto State si è fatto accompagnare negli ultimi comizi tra Charleston e Columbia dal veterano dell'esercito Sean Parnell. «In Afghanistan abbiamo rischiato l'annientamento praticamente ogni giorno, e lo abbiamo superato perché eravamo uniti - afferma Parnell -. Marco ha quella voce unificante e quel messaggio di speranza di cui il Paese ha bisogno in questo momento». Ma nello stato sede di otto installazioni militari, che impiegano più di 100mila persone e con un giro d'affari di 19,3 miliardi di dollari all'anno, sembra essere Donald Trump colui che raccoglie più consensi. Dai sondaggi emerge che il tycoon newyorkese, reduce dal «battibecco» con papa Francesco, può contare sul 37% delle preferenze tra i veterani. Per questo, Trump ha deciso di cavalcare l'onda chiamando sul palco in uno dei suoi comizi il veterano dell'Iraq Thomas Andrews, il quale non ha dubbi: «Questo è l'unico uomo che è in grado di far tornare grande l'America». Trump ha anche innescato una nuova polemica coi musulmani, raccontando la storia, mai provata, del generale John Pershing, che nel secolo scorso avrebbe sconfitto i musulmani nelle Filippine sparando contro di loro proiettili immersi nel sangue dei maiali.Dall'altra parte del Paese, invece, Bernie Sanders ha provato a dare del filo da torcere a Hillary Clinton nella gara del Nevada. Ma secondo le prime proiezioni di Cnn, Associated Press e Nbc, Hillary, sia pure di misura, ha vinto il caucus democratici tenutisi in Nevada. Nel Silver State è il voto degli ispanici, ma anche dei neri e degli asiatici, la carta vincente per aggiudicarsi i caucus democratici. Il Nevada rappresentava un test fondamentale per capire le possibilità di sfondare del senatore socialista.

Hillary nei giorni scorsi ha corteggiato soprattutto i latinos che lavorano negli hotel e nei casinò di Las Vegas, promettendo un percorso di rapida cittadinanza per gli illegali. E, alla fine, sembra aver vinto la roulette.

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