"Conte non onorerà i debiti, è un vigliacco". L'ira su Rousseau

Enrica Sabatini accusa Giuseppe Conte di aver messo in difficoltà economiche l'Associazione Rousseau, a causa della sua decisione di non onorare i debiti del M5S

"Conte non onorerà i debiti, è un vigliacco". L'ira su Rousseau

Giuseppe Conte non onora i debiti del M5S. È questa l'accusa che Enrica Sabatini, compagna di Davide Casaleggio e socia dell'Associazione Rousseau, lancia su Facebook dopo aver ricevuto una mail dal tesoriere del Movimento, Claudio Cominardi, in cui le viene notificato che il debito non sarà saldato.

"Vi ricordate la frase 'i debiti non si discutono, ma si onoranò sbandierata da Giuseppe Conte in ogni dove un anno fa?", scrive la Sabatini che, poi, senza troppi giri di parole, risponde laconicamente: "sono tutte c...". La socia dell'Associazione Rousseau si dice sorpesa e attacca Conte, un ex premier "che si candida a guidare un movimento che ha fatto dell'onestà la sua bandiera", ma "si rifiuta di rispettare gli impegni presi", danneggiando lavoratori che da mesi non vengono pagati per il lavoro fatto per conto del M5S. La Sabatini considera "penoso e vigliacco" il comportamento del leader del M5S. "Pavoneggiarsi davanti a tutti per mostrarsi in pubblico corretti e utilizzare, invece, in privato qualcun altro dietro al quale nascondersi", attacca. E ancora: "Giuseppe Conte ha fatto quello che sa fare meglio: si è negato" non rispondendo ai vari solleciti di pagamento messi in atto dall'Associazione Rousseau.

"È imbarazzante: professionisti costretti a vie legali verso una forza politica che governa il paese, ma che non ha neanche la dignità di rispettare le proprie obbligazioni verso dei lavoratori", aggiunge la Sabatini, arrabbiata per lo sfruttamento dei suoi dipendenti da parte dell' avvocato del popolo" che anziché "difendere i diritti dei più deboli" è "il primo a violarli". In un post scriptum, la Sabatini profetizza che Conte sfuggirà al confronto, chiedendo ai giornalisti di non porgli domande sull'argomento oppure "manderà avanti qualche testa di legno che domani sui giornali parlerà per evitare che debba farlo lui", screditando colui che riporta i fatti.

"Si chiama argumentum ad hominem ed è una strategia dilatoria e fuorviante con la quale ci si allontana dal fatto (che è vero a prescindere da chi lo dica) contestando non l'affermazione dell'interlocutore, ma l'interlocutore stesso", spiega la Sabatini. Una strategia tipica di Conte e dei "procrastinatori seriali" che fanno di tutto per allontanare il problema. La Sabatini conclude assicurando di aver documentato tutto "in modo incontrovertibile", a prova di smentita.

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