Ryan, il poliziotto eroe che era lì per caso. Ha sparato a Saipov evitando altre vittime

Ventotto anni, agente Nypd da cinque, è corso in strada fermando il terrorista

Ryan, il poliziotto eroe che era lì per caso. Ha sparato a Saipov evitando altre vittime

Lo hanno già ribattezzato l'eroe per caso di Chambers Street. Ma è il solito cliché giornalistico. E poi un poliziotto non è mai per caso un eroe.

Non lo è certo Ryan Nash, un agente della polizia di New York che nella foto che tutti stanno pubblicando non ha certo lo sguardo da valoroso: un po' sovrappeso, lo sguardo di chi la domenica invita gli amici a un barbecue nel suo backyard, gli occhiali da sole un po' tamarri in cima alla testa praticamente rasata. Un ragazzo come tanti di 28 anni, uno in meno di Sayfullo Saipov, l'uzbeko con il nome da cartoon che ha ucciso otto persone e ne ha ferito undici nel pomeriggio di Halloween, nel peggiore oltraggio terroristico contro New York da quell'11 settembre del 2011 che nessuno potrà mai dimenticare. Le strade dei due giovani uomini schierati ai lati diversi della trincea della storia si incrociano nel primo pomeriggio di martedì. Saipov è lì per mettere in atto il suo delirante piano, con il suo furgoncino di The Home Depot, una catena di articoli per la casa. Nash invece è lì per rispondere a una chiamata giunta alla centrale del Nypd (New York Police Department) dalla Stuyvesant High School, al 345 di Chambers Street. La telefonata racconta di una studentessa che vuole suicidarsi e che è stata trattenuta nell'infermeria dell'istituto. Alla scuola giungono quattro poliziotti, che pochi minuti dopo vengono richiamati dai rumori dell'incidente provocato da Saipov e dalle urla della gente. Si precipitano fuori, si imbattono nell'uzbeko, che in quel momento è sceso dal pick-up e mostra irridente due armi, risultate poi una sparachiodi e un'innocua arma che spara vernice. Ma da lontano quelle arme farlocche sembrano vere e Nash, che è il più vicino al lupo solitario, gli spara, lo colpisce all'addome ferendolo ma non uccidendolo. Un civile - a sua volta un eroe in questa storia dolorosa - si avvicina a Saipov e gli sottrae quelle strane pistole.

È solo grazie a Nash se Saipov non potrà a mantenere il suo proposito di uccidere più gente, manifestato con rabbia ieri, nell'ospedale in cui è piantonato. E per Nash, cinque anni di anzianità nella polizia newyorkese, in forza al primo commissariato di Lower Manhattan, è il momento della gloria: «Grazie all'agente del Nypd Ryan Nash per il suo coraggio e la sua rapidità nel fermare l'attacco terroristico di ieri (martedì, ndr). Davvero uno dei migliori di New York», gli rende omaggio su twitter William Bratton, commissario del Nypd fino all'anno scorso.

E anche il sindaco Bill de Blasio lo cita nella conferenza stampa di ieri: «È un bravo ragazzo, ha minimizzato con molta umiltà quello che ha fatto, ma in verità è stato straordinario. E ha dato alla gente l'occasione di provare fiducia e orgoglio per il nostro corpo di polizia».

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