Sì può tornare a giocare a carte nei circoli ricreativi, si può di nuovo leggere il giornale al bar, e ora si può anche togliere la mascherina, ma solo all'aperto e a patto che sia garantita la distanza minima di un metro da altre persone.
La Lombardia si avvicina lentamente e con prudenza alla normalità. Questo il senso dell'ordinanza che martedì sera è stata firmata dal governatore Attilio Fontana e sarà valida fino a fine mese. La novità più attesa, anticipata nei giorni scorsi, riguarda i dispositivi di protezione individuali, che sono stato introdotti ai primi di aprile e hanno consentito un importante contenimento del contagio. Ma attenzione, non è un «addio»: le mascherine, lo prevede l'ordinanza, dovranno ancora essere indossate nei luoghi al chiuso in tutti i mezzi di trasporto. L'obbligo - si legge - «si applica anche all'aperto in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di un metro» fra persone che non siano familiari o conviventi. La mascherina - si precisa nell'ordinanza - dovrà sempre essere tenuta con sé, «ai fini del suo eventuale impiego».
In ufficio, o in azienda, resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore di lavoro e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti. Se dovesse risultare superiore a 37,5°, non sarà consentito l'accesso alla sede di lavoro e l'interessato sarà informato della necessità di contattare il medico curante.
Novità significativa anche per gli esercizi pubblici e i circoli culturali e ricreativi, dove è «consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell'utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani». Nelle sale giochi e nei circoli culturali e ricreativi sono consentite anche attività ludiche quali ad esempio il gioco delle carte purché siano «rigorosamente rispettate» regole quali l'obbligo di utilizzo di mascherina, l'igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco e il rispetto della distanza tra giocatori. Consigliata anche una «frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi».
I lombardi - ha avvertito il governatore Fontana - sono stati «bravi» a rispettare le regole durante l'emergenza coronavirus, ma ora non deve esserci un «liberi tutti».
Questi passi avanti sono possibili, in Lombardia, visto il miglioramento netto della situazione sopratutto clinica. I ricoverati in terapia intensiva positivi al Covid sono solo 23 (erano oltre 1.500 alla fine di marzo).
L'assessore alla salute, Giulio Gallera, ha spiegato che ora «le persone con problemi respiratori sono pochissime, «forse uno solo nelle ultime settimane» e che i pochi ricoverati in terapia intensiva sono «persone con altre patologie, e col Covid che si riscontra in modo asintomatico».
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