"Serve un dialogo vero con la Procura perché così Milano resta in uno stallo. Noi abbiamo dimostrato in questi mesi di non essere sordi ai richiami, abbiamo dimostrato buona volontà e corretto alcune azioni. Purtroppo i pm continuano ad andare avanti senza tener conto che il sistema giudicante non accoglie in parte significativa la loro linea e me ne dispiace. Bisogna parlarsi, per il bene di Milano non possiamo continuare in un confronto tra sordi". Il sindaco di Milano Beppe Sala commenta a caldo da Bologna ("che sta già sperimentando i nostri stessi problemi") la decisione della Cassazione che ieri ha dichiarato "inammissibile" il ricorso dei pm contro il Riesame che a metà agosto aveva annullato gli arresti domiciliari del fondatore di Coima Manfredi Catella, dell'architetto e membro della Commissione Paesaggio del Comune Alessandro Scandurra e del costruttore Andrea Bezziccheri, l'unico finito allora in carcere. Ma ha annullato pure le misure interdittive per l'ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, che si è dimesso a fine luglio, per l'ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e per il manager Federico Pella. Tancredi è anche dirigente comunale di lungo corso, era stato sospeso anche dall'incarico. Azzerato il teorema accusatorio e tutte le misure. Eppure i sigilli non si fermano, da qui la rabbia in Comune. Alla mole di fascicoli aperti dal dicembre 2023, ancora due giorni fa la Procura ha aggiunto il sequestro sigilli "con decreto d'urgenza" di un cantiere in viale Papiniano, zona centrale. Nel mirino sempre nuovi palazzi autorizzati con "permessi facili" (la Scia) facendoli passare come ristrutturazioni. A dimostrazione della "buona volontà", proprio ieri la giunta Sala ha approvato "le misure correttive" per gli interventi già sotto inchiesta o che rischiano di finirci per profili simili. Ha dato indicazioni precise agli operatori - in linea con le contestazioni della Procura - in modo che possano chiedere un adeguamento dei titoli edilizi, sbloccare o scongiurare eventuali confische. E fissa paletti precisi per qualificare un intervento come "ristrutturazione". Una mossa che arriva a valle del tavolo aperto dal prefetto Claudio Sgaraglia con Sala e i rappresentanti delle Famiglie Sospese, 4.500 proprietari di alloggi bloccati. Ma siamo da capo: gli operatori dovranno rivolgersi alla Procura per ottenere il dissequestro. "La Cassazione smentisce l'orientamento dei pm - sottolinea Sala -. Sediamoci a un tavolo per capire come uscire dallo stallo, anche e soprattutto per le famiglie coinvolte. Noi abbiamo provato a coinvolgere i pm ma mi pare che ad oggi non ci sia disponibilità". E ribadisce che serve una legge nazionale sull'urbanistica "o altre città finiranno nel caos".
Tancredi è "contento" per la decisione" della Cassazione, gli ha "restituito in parte la dignità, compensato in parte il grande dolore, riprendo fiducia in una istituzione in cui ho sempre creduto, la Giustizia italiana. Sono a disposizione del Comune per tornare al lavoro".