Cronache

Saldi e orari scaglionati. Aree gioco transennate e ancora niente spiagge

A Roma ha aperto solo il 70% dei negozi. Senza guanti, gel e mascherine non si entra

Saldi e orari scaglionati. Aree gioco transennate e ancora niente spiagge

Le strade della capitale, quelle sì, che hanno cambiato aspetto, con incollonamenti e traffico che non si vedevano da un po'. E poi i mezzi pubblici, affollati nelle prime ore del mattino, poi mezzi vuoti.

Ma per il commercio è una partenza con il freno a mano, quella di Roma. Soltanto il 70 per cento degli esercizi ha riaperto. Le saracinesche dei negozi, ma anche quelle di parrucchieri e centri estetici, non possono alzarsi prima delle 11 e devono abbassarsi tra le 19 e le 21,30, come previsto da un'ordinanza del Campidoglio, che per limitare gli assembramenti ha scaglionato l'avvio delle attività lasciando la possibilità di scelta per quanto riguarda il lavoro la domenica e nei giorni festivi. Molte file e tante promozioni, come fosse periodo di saldi, per cercare di svuotare gli scaffali colmi di merce invenduta. Le mascherine sono obbligatorie per tutti, anche i guanti e i gel disinfettanti. La temperatura c'è chi la misura all'ingresso e chi non lo fa, non ci sono obblighi in proposito, ma solo raccomandazioni. Tutti osservano con scrupolo il contingentamento dei clienti. Anche nei bar e nei ristoranti, dove molti ristoratori devono ancora abituarsi alle nuove prescrizioni. Per non sbagliare c'è chi i clienti non li fa ancora avvicinare al bancone e il caffè lo serve nei bicchieri di carta, chi il gelato lo mette nel cono e chi nella coppetta, incartato, come ci fosse ancora l'obbligo di asporto, che invece è superato.

La fase due, a Roma, per i più piccoli, invece non è ancora ripartita, perché rimangono chiuse le aree giochi nei parchi e nelle piazze. L'ha deciso la sindaca, in attesa di un piano di interventi di pulizia ed igienizzazione approfondita che ancora non c'è. Quindi niente scivoli e altalene, solo passeggiate nel verde o giri in bici. A dovuta distanza dai coetanei. Nella capitale da ieri si può passeggiare o fare jogging anche sulle spiagge del litorale, ma non si può prendere il sole o fare i tuffi. È consentita la pesca sportiva, il nuoto e gli sport acquatici, come il surf, il windsurf e il canottaggio. Soltanto dal 25 si potrà andare in palestra.

Nel Lazio le regole sono più stringenti di quelle del governo perché, nella sua ordinanza, il governatore Zingaretti è stato prudente ed ha consigliato una distanza minima tra le persone di un metro e mezzo. Il registro delle prenotazioni, ormai una prassi per tante attività, deve essere conservato per un mese, non per 14 giorni.

Nella regione riprendono le attività sportive individuali, anche presso i centri, l'attività nautica da diporto, il pilotaggio degli ultraleggeri, la pesca (dalle barche, da terra e subacquea) l'addestramento degli animali e la caccia.

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