Sale sul tetto del treno: 18enne folgorato dal cavo dell'alta tensione

Dramma nella notte: voleva farsi fotografare, ma ha urtato con la testa il filo elettrico. L'amico che era con lui è sotto choc

Sale sul tetto del treno: 18enne folgorato dal cavo dell'alta tensione

Una bravata finita in tragedia quella che ieri notte ha ucciso Giordano Cerro, 18enne romano rimasto folgorato alla stazione di Livorno dopo essere salito sul tetto di una locomotiva. Lo studente di un istituto alberghiero della Capitale era nella città toscana per uno stage in una struttura alberghiera locale. Intorno all'1.30 di ieri ha scavalcato il muro che da via Masi si affaccia sui binari. Con lui c'era un amico di 17 anni, che ora è sotto choc. Cerro ha visto la locomotiva e ha provato a salire sul tetto, probabilmente per farsi scattare una fotografia. Ma arrivato sopra al mezzo ha inavvertitamente urtato con la testa uno dei cavi della corrente elettrica a cui il treno è collegato. L'alta tensione lo ha folgorato all'istante. L'amico ha subito chiamato il 118, numero di emergenza e in pochi minuti sul posto è arrivata un'ambulanza della Misericordia di via Verdi con medico a bordo. Il sanitario ha provato a rianimarlo, ma inutilmente. Il cuore di Giordano si era già fermato e vani sono stati i tentativi di riportarlo in vita. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, a cui sono affidate le indagini, e la polizia. A quell'ora la stazione era vuota, per cui nessuno ha visto i due ragazzi entrare nell'area interdetta dei binari. Ora saranno gli inquirenti a dover stabilire il perché il giovane abbia deciso di salire sulla locomotiva. Per le indagini, con ogni probabilità, saranno utilizzati anche i filmati del circuito interno di video sorveglianza della stazione di Livorno, che potrebbero aver registrato l'accaduto e, quindi, essere utili per capire cosa sia realmente successo. L'intervento di rimozione del cadavere del giovane e di messa in sicurezza dei cavi, da parte dei vigili del fuoco, è durato diverse ore, fino alle 6.30 di ieri mattina, quando, concluso l'esame del medico legale, il corpo è stato portato all'obitorio di Livorno. Da Roma sono arrivati anche i parenti di Cerro. Sarà soprattutto la testimonianza dell'amico 17enne ad aiutare i carabinieri a ricostruire la vicenda e a dare almeno un perché a una bravata ha portato alla conclusione di una giovane vita.

Peraltro, è da capire perché i due a quell'ora fossero ancora in giro anziché sotto la tutela di coloro ai quali erano affidati. Non è ancora chiaro se il pm di turno deciderà o meno per l'autopsia sul cadavere del ragazzo.

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