Salgono i contagi, 4 Regioni a rischio "giallo". Sui parametri scontro tra governatori e ministro

Gli enti locali: contare i ricoveri e non i positivi. Ma il ministero frena

Salgono i contagi, 4 Regioni a rischio "giallo". Sui parametri scontro tra governatori e ministro

Basta guardare al numero dei contagi. Si valuti invece il criterio delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva. Soprattutto dall'area di centrodestra aumenta la pressione affinché il governo cambi l'approccio alla pandemia che è indubbiamente in una fase di cambiamento conseguente agli ottimi risultati ottenuti grazie alla campagna vaccinale. «Siamo ancora dentro la pandemia, guai ad abbassare la guardia. In Italia e in Europa ci sono elementi significativi di ripresa dei contagi per la variante Delta» avverte il ministro della Salute, Roberto Speranza, invitando come al solito alla prudenza e alla cautela di fronte all'esponenziale crescita dei contagi che sta man mano coinvolgendo tutta l'Europa anche se con una sostanziale differenza rispetto all'aggravamento della malattia. In Italia la situazione è ancora tranquilla anche se già nell'ultimo Report dell'Istituto Superiore di Sanità gli esperti avevano segnalato che il virus a causa della variante Delta stava di nuovo cominciando a rialzare la testa.

Questa mutazione è salita in media in Italia oltre il 32 per cento ma in alcune regioni è oramai dominante. Ieri il Lazio ha comunicato che la presenza della variante Delta è salita al 57,1%

I dati di ieri confermano la tendenza all'aumento dei casi. Grazie al maggior numero dei tamponi, 192.543, l'indice di positività scende allo 0,8% rispetto all'1,2 di due giorni fa. I nuovi casi registrati sono 1.534, una settimana fa erano 907, 20 i decessi.

Ma a fronte dell'aumento dei nuovi positivi continuano invece a scendere i ricoveri sia in reparti ordinari, meno 21, sia in terapia intensiva, meno uno. In emergenza però si segnalano 7 nuovi ingressi. Il totale degli ospedalizzati è 1.128, 157 in intensiva. La regione con più nuovi casi è il Veneto, 254; seguito da Lombardia, 241; Sicilia, 174; Lazio, 166. In crescita le persone in isolamento domiciliare: 39.364. Segnali che erano stati colti dall'ultimo Report Iss che aveva assegnato ad otto regioni una classificazione complessiva di rischio moderata e non più bassa: Abruzzo, Campania, Marche, Bolzano, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto. Tra queste solo 4 correrebbero il concreto rischio di tornare gialle: Sicilia, Sardegna, Campania e Veneto. Intanto però molti governatori chiedono di accantonare il parametro dell'incidenza dei casi settimanali: oltre i 50 contagi ogni 100mila abitanti si passa in zona gialla. Nell'ultima settimana i valori più alti sono stati registrati in Sicilia (18,2), Marche (15,9), Campania (15,7) e Abruzzo (15,5).

Ma se le regioni chiedono di rivedere i parametri per non tornare a rigide misure di contenimento con l'aumento dei contagi il governo è pronto a rivederli ma andando nella direzione opposta.

Se davvero si scegliesse come criterio determinante quello delle ospedalizzazioni infatti sul tavolo ci sarebbe l'ipotesi di abbassare la soglia di occupazione dei posti letto Covid considerata critica: dal 40 al 30 per cento per i ricoveri ordinari e dal 30 al 20 per quelli in intensiva.

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