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Il saluto di AstroSamantha. Pronta a cadere sulla Terra

Il comando della Iss passa a un russo. L'ammaraggio oggi nel Golfo del Messico: è il primo per un italiano

Il saluto di AstroSamantha. Pronta a cadere sulla Terra

Le ultime ore hanno sempre un gusto malinconico, e sono anche le più intense. Sarà stato così anche per l'astronauta Samantha Cristoforetti, ultimo giorno a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). «Spero di rivedere presto la mia famiglia, gli amici e di poter fare una bella doccia», ha detto martedì l'astronauta italiana nella conferenza stampa di saluto. Alle 16 di ieri la simbolica cerimonia di passaggio di consegne del comando della Iss al russo Sergei Prokopiev da parte di AstroSamantha, prima donna europea a comandare la missione orbitante, che aveva assunto lo scorso 28 settembre. «Grazie all'Italia per l'opportunità che mi ha offerto di essere a bordo della Stazione spaziale», ha detto passando le simboliche chiavi a Prokopiev, e ha dato al collega anche un tubo con cibo per l'emergenza. «Lo potete usare quando avete una brutta giornata», ha scherzato.

Ha ringraziato il centro di controllo e le agenzie spaziali partner della Iss, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). AstroSamantha è stata al comando della Iss per 15 giorni: il secondo comando più breve dopo quello della collega americana Shannon Walker, durato appena 11 giorni. È stata una cerimonia affollata: a bordo della Iss si trovano infatti 11 astronauti. «Qui a bordo c'è stato un processo di rotazione degli equipaggi alla Fast and Furious», ha detto Cristoforetti, con i colleghi sempre con la voglia di scherzare. «È stato un comando breve, ma intenso. Sono stata fortunata ad avere avuto questa possibilità, è un piacere, un onore e un privilegio avere condiviso questa esperienza con voi», ha detto ancora AstroSamantha. «Grazie a tutti». Ha detto ancora l'astronauta rivolgendosi al centro di controllo a Terra, alla Nasa, all'Esa.

Cristoforetti si prepara ad affrontare il lungo viaggio di ritorno con i colleghi della Crew 4, gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins. La chiusura del portello della navetta Crew Dragon Freedom era prevista ieri sera alle 23,20 italiane, la partenza alle 1,05 italiane di oggi e l'ammaraggio alle 23,41 di giovedì. Restano a bordo della Stazione Spaziale i sette membri della Expedition 68: sono il nuovo comandante Prokopiev, arrivato a bordo il 21 settembre con l'americano Francisco Rubio e il russo Dmitrij Petelin; più l'equipaggio della Crew 5 composto dagli americani Nicole Mann e Josh Cassada, la russa Anna Kikina e il giapponese Koichi Wakata. La missione atterrerà domani alle 23.41 nel Golfo del Messico, dove al momento la tempesta tropicale Karl, non dovrebbe costituire un problema perché interesserà le coste messicane. Il rientro doveva già avvenire il 20 settembre, ma è stato ritardato per lo slittamento del lancio della missione Crew 5. Dopo l'arrivo Cristoforetti raggiungerà il Centro dell'Agenzia spaziale europea a Colonia, in Germania. Si tratterà del primo ammaraggio per un astronauta italiano al rientro dallo spazio. I rientri dei nostri connazionali compreso quello della stessa Cristoforetti nella sua precedente missione sono infatti sempre avvenuti sulla terraferma, ad esempio nelle steppe del Kazakistan. Il 6 febbraio del 2020, dopo 201 giorni trascorsi nello spazio, l'astronauta Luca Parmitano tornò sulla Terra su una navetta Soyuz MS-13 giungendo proprio nel Paese dell'Asia centrale.

Ora per la prima volta un nostro astronauta potrà provare l'ebbrezza dello spettacolare splashdown, lo stesso oltre mezzo secolo fa con le missioni Apollo.

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