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"Salvata dal processo in Italia. In America condanna sicura"

L'opinione del famoso giurista Dershowitz

"Salvata dal processo in Italia. In America condanna sicura"

Amanda Knox può considerarsi fortunata: se il processo per l'omicidio di Meredith Kercher si fosse svolto negli Stati Uniti invece che in Italia sarebbe stata sicuramente condannata. Ad affermarlo è uno dei più famosi giuristi americani, quell'Alan Dershowitz che ha avuto tra i suoi assistiti più noti l'ex pugile Mike Tyson e che è stato consulente della difesa di O.J. Simpson.

In una intervista concessa al quotidiano romano Il Messaggero , il principe del foro newyorkese sostiene che i sospetti sulla Knox avevano buone radici probatorie, e che per lo meno l'accusa di diffamazione contro di lei era pienamente meritata. L'esito della causa era dunque in bilico e non a caso lo è rimasta fino all'ultimo secondo prima del verdetto della Corte di Cassazione. La fortuna dell'imputata è stata quella di ricevere dal sistema giudiziario italiano un numero di opportunità di riesame che negli Stati Uniti non avrebbe mai ottenuto.

Dershowitz è dell'avviso che se fosse stato aperto, come invece non è accaduto, un dibattito sulla estradizione di Amanda Knox in Italia, la soluzione della vicenda «sarebbe passata non per la strada del diritto, ma per quella della diplomazia». Il giurista newyorkese sostiene che Italia e Stati Uniti fossero sostanzialmente d'accordo per trovare in quell'eventualità «la strada più agevole per entrambi i Paesi».

«Se l'Italia avesse voluto imprigionare Amanda Knox - argomenta Dershowitz - sarebbe stato semplice: il ministero della Giustizia avrebbe chiesto l'estradizione e il Dipartimento di Stato americano sarebbe stato obbligato a concederla». Questo perché non c'è nel trattato sull'estradizone che gli Stati Uniti hanno firmato alcuna base giuridica per tirarsi indietro in questo singolo caso. Ma c'erano invece ragioni politiche per evitare questa estradizione, «pressioni da parte consistente dell'opinione pubblica» che avrebbero messo in imbarazzo l'Amministrazione Usa «esponendola a un dibattito lacerante».

Tutto questo è stato evitato

«dalla dinamica giudiziaria italiana, che ha giocato a suo favore». E Dershowitz non si straccia le vesti per gli anni di carcere trascorsi comunque dalla Knox: «Ricordiamoci che ha tentato di metter nei guai un innocente».

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