Politica

Salvini al battesimo del Po con la benedizione di Bossi

Battesimo alle sorgenti del fiume Po per Matteo Salvini ( nella foto con Gianna Gancia ). Il segretario della Lega domani sarà per la prima volta al Monviso per la Festa dei popoli padani a Crissolo, al Pian della Regina (Cuneo). Il tradizionale appuntamento dei militanti del Carroccio miscela da tempo i temi caldi della politica italiana a forum sulla montagna, polentate e balli. Grande l'attesa per Umberto Bossi, «papà» della manifestazione che dovrebbe benedire il rampante segretario Salvini. È pronto anche per il pranzo padano: lardo alle erbe, tomino al verde, insalata di funghi, polenta con salsiccia di Bra e via alle danze con il Trio Capinera .

I reduci della destra italiana si ridanno appuntamento nel ferrarese per un'altra edizione (la 33esima) della festa del Tricolore di Mirabello. «E' una storia che continua» è il titolo e soprattutto l'auspicio della manifestazione che, dalla piazza centrale del paese della Bassa emiliana, ormai si è definitivamente trasferita negli spazi dell'azienda dello storico organizzatore, Vittorio Lodi. E l'ex leader di Msi, Alleanza nazionale e Futuro e libertà Gianfranco Fini ( nella foto ) che cosa farà? «Tornerà», assicura armato di belle speranze proprio l'irriducibile Lodi che, nonostante i forfait dello scorso anno, continua a organizzare quel che resta dell'evento per una promessa fatta a Giorgio Almirante. Sabato Fini dovrebbe arrivare tra salame da sugo, qualche orchestra di liscio e orecchie tese a capire «cosa vuol fare adesso». «L'ultima volta – riflette con i suoi Lodi - si è presentato come allenatore...».

Sindaco smemorato, non perdonato. La «vittima» è Matteo Biffoni ( nella foto ), primo cittadino di Prato, che pochi giorni fa si è diretto verso il centro storico e ha lasciato la macchina in un regolare parcheggio. I vigili, però, lo hanno multato ugualmente, perché nella piazza dove il sindaco ha parcheggiato c'è divieto di sosta a causa del Corteggio Storico, la sfilata in costume per rendere omaggio alla Madonna. Subito dopo Biffoni lo ha comunicato ai cittadini via Facebook , scrivendo: «Ricordatevi dei divieti per l'8 settembre. Io sono già tornato a casa con la multa» e pubblicando la foto del verbale. Un suo «amico» sospettoso ha però deciso di replicare al primo cittadino: «Vogliamo vedere la ricevuta del pagamento, non il verbale». Pronta la risposta di Biffoni: «Ve la farò avere, ma ragazzi, capisco che la politica ha dato brutti spettacoli, ma non pagare una multa mi pare da matti». Una pazzia non rara. LuRo

Miracoli del governo Renzi. Basta un tweet ( nella foto ) e le assunzioni nella scuola raddoppiano. Sì. Ma soltanto sulla carta. Questa volta è la Cisl a fare le pulci all'«annuncite» di cui soffre l'esecutivo in carica che due giorni fa proprio dall'account del dicastero dell'Istruzione collegato direttamente al ministro Stefania Giannini ha sparato il lieto annuncio: 33.910 assunzioni nella scuola. Peccato si trattasse di quelle già note e ratificate nel luglio scorso. «Inammissibile un simile errore da parte di viale Trastevere», ammonisce la Cisl, sia che ignorasse che si trattava di assunzioni già avvenute sia che fosse in malafede e volesse giocare sull'equivoco per far guadagnare al governo un facile ma del tutto immeritato applauso. Ma la rete implacabile ha subito inchiodato gli autori dell'incauto tweet paragonandoli ai carri armati «moltiplicati» da Mussolini.

«È un padre della patria». Parola di Michele Emiliano. L'ex sindaco di Bari ( nella foto a sinistra ) così definisce Claudio Signorile ( nella foto a destra ), ex parlamentare socialista ed ex ministro dei Trasporti nel governo Craxi, arruolato per una «proposta programmatica» nel segno di un progetto «di riformismo forte per la Puglia». Ma per quel progetto Emiliano, che si sta preparando a correre come governatore alle prossime regionali, evidentemente guarda alla prima repubblica. E così è scattata la strana alleanza che sta facendo discutere parecchio a sinistra.

L'ex sindaco comunque tira dritto: le primarie non sono lontane e in ballo, padri della patria a parte, ci sono i consensi dei consiglieri regionali di area socialista fuoriusciti da Sel.

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