Salvini blinda squadra lombarda. Voto su Open Arms? "Rifarei tutto"

Domani si terrà la votazione della giunta per le autorizzazioni e le immunità del Senato sul caso Open Arms. Salvini: "Non temo il voto, lotto per le mie idee e rifarei tutto. Sono tranquillo"

Salvini blinda squadra lombarda. Voto su Open Arms? "Rifarei tutto"

Nella giornata di domani, martedì 26 maggio, la giunta per le autorizzazionie le immunità del Senato sarà chiamata a votare sul caso Salvini-Open Arms, decidendo dunque se lasciare l'ex vicepremier al giudizio delle toghe oppure salvarlo da un processo.
Maurizio Gasparri, rappresentante di Forza Italia e presidente della giunta, presenterà una relazione nella quale viene chiesto di non acconsentire alle richieste del tribunale dei ministri di Palermo, in quanto nel negare lo sbarco alla nave Ong l'allora inquilino del Viminale aveva agito "coperto da immunità" ed in "conformità ai principi fondamentali della Costituzione". La votazione, stando ad alcune voci, dovrebbe concludersi a favore di Matteo Salvini, con 13 voti contrari all'autorizzazione su 23 totali.

Oltre agli 11 rappresentanti del centrodestra presenti nella giunta e favorevoli al leader del Carroccio, ci sarebbero infatti anche i voti dell'ex grillino Mario Giarrusso e della CinqueStelle Alessandra Riccardi, che andrebbe quindi ad esprimersi in maniera difforme rispetto ai colleghi di partito.

In attesa del terzo voto della giunta nei suoi confronti (prima della Open Arms, ci sono state le votazioni in merito al caso Diciotti ed al caso Gregoretti), Salvini si dichiara tranquillo e per nulla pentito di quanto fatto. "Ho difeso la legge, la sovranità, la sicurezza, l'onore e la dignità italiane, con l'accordo dell'intero governo. Sono tranquillo e rifarei tutto, non per interesse personale ma per tutelare il mio Paese", ha infatti affermato, come riportato da AdnKronos. "Pd e 5Stelle vogliono mandarmi a processo per aver bloccato uno sbarco l'anno scorso? A differenza di altri, io non cambio idea: fermare gli sbarchi di clandestini, combattere gli scafisti, difendere la sicurezza, l'onore e la dignità dell'Italia non è un reato, ma un dovere. Mi processano? Sono tranquillo. Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui", ha aggiunto.

Quest'oggi l'ex vicepremier ha voluto anche dare un messaggio forte a tutti coloro che in questo periodo stanno attaccando l'amministrazione lombarda. Stamani Salvini ha raggiunto a Milano il governatore Attilio Fontana per fare il punto della situazione ed incontrare tutti i consiglieri e gli assessori della Lega.

L'incontro, tenutosi al Pirellone, è servito non solo per discutere della situazione della regione Lombardia, la più martoriata dal Covid-19, ma anche per mettere a punto un piano per la ripartenza. Dopo gli innumerevoli attacchi ricevuti, il gruppo leghista intende reagire alle pesanti accuse ed andare avanti per il bene dei cittadini lombardi. Nessun passo indietro, dunque, così come non vi è alcuna intenzione di procedere ad un rimpasto. Salvini ha "blindato" la sua squadra, difendendo anche l'assessore alla sanità e il welfare Giulio Gallera.

Non resta dunque che attendere il voto di domani. Una volta che la giunta si sarà espressa, toccherà al Senato dare la decisione definitiva. "Domani ci sarà l'autorizzazione a procedere che verrà votata all'interno della giunta. Quindi noi come maggioranza e come M5s soprattutto continueremo a dire, come abbiamo fatto per il caso Gregoretti, che il confronto, da parte di Salvini, debba essere davanti alla magistratura. Daremo la possibilità che si facciano le indagini.

Nel caso Diciotti ci furono modalità diverse, perché l'allora ministro dell'Interno Salvini si era confrontato in Consiglio dei ministri", ha dichiarato nel corso della trasmissione "Stasera Italia" Federico D'Incà, ministro per i Rapporti col Parlamento, come riportato da Agi.

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