Governo Draghi, elezione del Capo dello Stato, riforma della giustizia e processo sul caso Open Arms, questi alcuni dei temi trattati da Matteo Salvini durante l'intervista concessa a Maurizio Costanzo.
Il governo Draghi
Ovvio che l'interesse del conduttore cada innanzitutto sull'insolita alleanza tra il Carroccio ed il Partito Democratico, tradizionale nemico dichiarato. Un sodalizio che nasce, secondo quanto affermato da Salvini, dalla volontà di difendere gli interessi del Paese dopo la crisi prodotta dal Covid e dalle pesanti misure restrittive imposte dall'alto. "Quando sono entrato in questo governo strano, con il Pd, l'ho fatto perché ci sono 120mila morti e un milione di disoccupati, che meritano uno sforzo in più", spiega l'ex vicepremier."Tra Italia e sondaggi, ho scelto l'Italia".
Nessuna intenzione, da parte sua, di abbandonare la maggioranza che sostiene il governo presieduto dall'ex governatore della Banca centrale europea."Staccare la spina? Perché dovremmo farlo, siamo appena partiti, siamo all'inizio di un percorso. Mattarella ha chiesto di metterci insieme", ammette Salvini,"Per quanto mi riguarda si va fino in fondo, sarei un cretino se fermassi ora che abbiamo iniziato". Ma quanto dovrebbe durare questo sodalizio con Pd e M5S? "Appena gli italiani avranno salute e lavoro torneremo a dividerci", dice l'ex ministro dell'Interno a Costanzo durante la registrazione dello Show, che andrà in onda domani sera su Canale5.
Le consultazioni elettorali
A proposito di politica e schieramenti, non bisogna dimenticare le prossime comunali a Milano ed a Roma."Da milanese rimpiango Albertini e spero che accetti la candidatura a Milano", dichiara il leader della Lega,"come spero che a Roma, accetti la candidatura Guido Bertolaso, per restituire ai romani la gioia di essere romani". Manca ancora un mese al momento decisivo della scelta, ma l'ex vicepremier non ha dubbi sulle preferenze espresse:"Albertini ha cambiato Milano da così a così. Bertolaso è un uomo del fare. Mi piacerebbe come candidato di centrodestra, decideremo a maggio".
L'elezione del Capo dello Stato
Altro tema caldo quello relativo alla scelta del nuovo presidente della Repubblica. "Draghi al Quirinale? Siamo solo a metà aprile, maggio è un mese in cui la gente tornerà a respirare. L'elezione del Presidente della Repubblica sarà febbraio. Certamente farò di tutto perché non sia di sinistra", promette Salvini. "Una donna? Lo trovo sminuente per la donna. Sono contro le quote. È pieno di donne in gamba, ma io aspiro ad avere un Presidente, uomo, donna, scelto dagli italiani e bravo".
Riforma della giustizia
La questione della riforma della giustizia resta un problema aperto:"Partirei da quella amministrativa e civile, prima che da quella penale. Anche un giudice, se sbaglia con dolo oppure ritarda, deve pagare come ogni altro cittadino", dichiara Salvini, che poi si appella al buon senso del Capo dello Stato: "A Mattarella ricordo che è il capo dei magistrati, quindi dico a Mattarella che svegli un po' di magistrati che hanno tempo di fare comizi, meno per fare sentenze".
Il processo a suo carico
"Io mi sono preso le mie responsabilità, io vado a processo per aver fatto quello che avevo promesso agli italiani.
Io vado fino in fondo, per le mie idee", ribadisce ancora una volta il leader del Carroccio a proposito del rinvio a giudizio sul caso Open Arms. "Non vorrei finire in mano a una giustizia che tira i dadi", si augura in conclusione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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