«Tanti nemici tanto onore» aveva dichiarato nel luglio scorso Matteo Salvini scatenando accese polemiche per aver fieramente citato Mussolini. Due settimane fa il ministro dell'Interno si era affacciato per un comizio dal balcone del Duce a Forlì e anche allora fiumi di inchiostro e critiche. Adesso accade il contrario, ma il paragone Salvini- Mussolini, pur ampliato a Hitler, è costato caro a una docente siciliana, rea di non aver zittito per tempo i suoi studenti convinti della somiglianza. E a scuola, a interrogare, è arrivata persino la Digos.
Un gruppo di quattordicenni dell'Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo ha messo nei guai la propria professoressa d'italiano, Rosa Maria dell'Aria, accostando le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del 2018 voluto da Salvini con un lavoro sul Giorno della Memoria presentato il 27 gennaio in aula magna con tanto di slide con power point e foto. Dura la replica del vicepremier: «Che qualcuno equipari il ministro dell'Interno, Matteo Salvini - che può stare simpatico o antipatico - a Mussolini o addirittura a Hitler, mi sembra assolutamente demenziale».
La prof, 63 anni, 40 di anzianità di servizio, stimata da studenti e colleghi, è stata accusata di omessa vigilanza e sabato scorso, dopo un'ispezione dell'Ufficio scolastico provinciale, è stata sospesa per quindici giorni con una decurtazione di metà stipendio. «La più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale. Quel lavoro non aveva finalità politica» assicura lei, difesa dal figlio, avvocato, che rivendica «la libertà di espressione degli alunni» e «la libertà di insegnamento della docente», tutelata dalla Costituzione. Per lei sono partite raccolte di firme di solidarietà, sostegno del Pd ma anche polemiche di segno opposto da chi accusa la scuola di strumentalizzare i ragazzi.
La vicenda, raccontata da Repubblica, si è incendiata dopo il tweet di un'attivista di Casa Pound - rivolto al ministro all'Istruzione, Marco Bussetti - che commentava il lavoro dei ragazzi: «Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti».
E li definiva istigati «a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti». Il giorno successivo la sottosegretaria leghista ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni, aveva evocato il licenziamento della prof. Di certo sono arrivate ispezione e sospensione. E anche la Digos.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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