Matteo Salvini tira il freno sulla "Via della Seta". Dopo le parole del premier Conte che ha annunciato una intesa "limpida con la Cina, con l'obiettivo di crescere", il vicepremier ribadisce ancora una volta la sua posizione: "Se si aiutano le imprese italiane a fare business a esportare io sono contento. Ovviamente c’è da valutare la sicurezza nazionale. Io non voglio che l’Italia sia una colonia di nessuno". Poi il ministro degli Interni ha aggiunto: "Però studiamo, valutiamo, approfondiamo". Sull'ipotesi che l’Italia firmi un memorandum con Pechino in occasione dell’imminente visita in Italia del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, Salvini ha chiarito: "Ne stiamo parlandò, specificando che ’purtroppo il 22 io non ci sarò".
Il vicepremier poi è tornato sulla Tav e ha parlato delle trattative in corso per "rivisitare" l'opera: "Sulla Tav "è chiaro che io voglio fare una revisione a vantaggio degli italiani
non contro. Non rivedo il progetto a svantaggio degli italiani, sarei un demente". Infine sulle voci di una poltrona a rischio, come quella di Toninelli, il leader della Lega tira dritto: "Squadra che vince non si tocca".
Parlo da triestino, di una citta' di confine purtroppo svuotata del suo enorme potenziale economico, come i cantieri navali, il porto, le assicurazioni... e se qualcosa di buono puo' venire da investimenti stranieri, ebbene che vanga, e ci dia un po' di ossigeno e di dignita'.